25 novembre, la madre di Nicole Lelli: "La violenza di genere appartiene a tutti"
Maria Grazia di Bari e Giovanni Lelli hanno perso loro figlia nel 2015, uccisa dall’uomo che amava
Cronaca (Roma). "Senza il codice rosso avrebbe preso più dei vent’anni che gli sono stati dati – afferma Maria Grazia di Bari, madre di Nicole Lelli, uccisa il 16 novembre 2015 nel quartiere Collatino a Roma da Yoandris Medina Nunez, il suo ex fidanzato da cui si stava allontanando -. La violenza di genere appartiene a tutti, non solo di chi sta lottando per questa situazione. Io non mi fermerò mai. Anche se non capovolgerò il mondo per me se solo una ragazza si salva dalla violenza di genere per me è mezza guerra vinta". La Borgata Gordiani, squadra di calcio popolare, organizza insieme alla famiglia da due anni un torneo di calcetto femminile in memoria di Nicole. "Le parole del ministro Valditara sono inqualificabili. Il fatto che lui abbia utilizzato in maniera propagandistica che la violenza sulle donne in parte è dovuta all’immigrazione è pura propaganda", ha affermato il padre di Nicole, Giovanni Lelli. (Marco Vesperini/alanews)
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la parte gli anni non passano mai cioè per me è sempre il 16 novembre del 2015 tratte potresti avere da subito il bracciale nelle scuole e cercando di parlare con i ragazzi di questa tragedia la consapevolezza del rispetto reciproco e spiegargli loro che comunque sono donne non sono una proprietà dell’uomo e quindi che bisogna avere rispetto Devi rispettare cara Purtroppo non ci sarò e tanti altri sono state uccise Comunque la condanna l’ha avuta soltanto di 20 anni e neanche gli hanno dato l’età che aveva mia figlia e quindi penso che lui nel gatto lo non dico la pena di morte ma almeno l’ergastolo dovevano darglielo penso che se siete liberi perché queste magari a un altro criminale potrebbe venirgli Gli devi dire che cosa sto facendo Insomma far riflettere su tutto ciò violenza di genere appartiene a tutti è una cosa comune non è che appartiene soltanto a chi sta lottando per questa questa questa situazione Una cosa è certa non mi fermerò mai di lottare anche se non capovolgere il mondo però per me soltanto se una gatta si salva da questa violenza di genere Per me è già mezza guerra vinta Che bella tanti c’è soltanto delle persone che l’hanno provato possono capire veramente quello che può prova che può persona solamente sul padre una madre tuo fratello sugli amici abbiamo cercato di mantenere viva la memoria di incolla nella abbiamo fatto in vari modi il primo passaggio è stato quello di stampare quello che c’ho non c’ho la memoria è il nostro problema è che c’è stato vicino e sopra le vanno noi facciamo le azioni all’interno delle scuole contro la violenza di genere e in quanto la piaga del femminicidio abbiamo donato al comune volevo ma c’ho Guarda tutta presa come come simbolo una corsa ci teniamo molto a tornare facciamo ogni anno memoria un torneo di calcetto femminile e se volentieri una subisce anche che abbiamo visto anche te sotto covid e no Quante donne sono hanno subito violenza nelle nelle case no se ne sono stati di più perché chiaramente la donna era più costretto a stare a casa una donna spesso e volentieri viene anche subisce violenza non soltanto con botte che linguaggio una relazione aggressiva ragazze che si sono uccise perché magari non l’hanno non riuscivano a superare questa vergogna no alla pubblica istruzione sono stata per me con quattro gambe tanto perché non è brutto che il pane al carbone e ho fatto che lui abbia utilizzato in maniera propagandistica il fatto della dottoressa sulle donne in Italia è colpa in parte ringrazio ne acquista una per sapere una tisana propaganda non riescono a capire e fanno finta di non capire vogliono proprio girare l’angolo su questo discorso Scusi la mia direi il mio la mia diretta risposta giro l’angolo girano proprio l’angolo proprio non hanno non è che non lo capisco uno perché a volte non toccano proprio i loro familiari e quindi non mi metto nei panni di chi ha subito questa tragedia e secondo per me fanno finta di non capire