Intervista con l’On. Salvatore De Meo

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L’ospite della nuova puntata di Askanews EU Verified Series oggi è l’europarlamentare Salvatore De Meo del gruppo PPE, presidente della Commissione AFCO e membro della Commissione AGRI.
Secondo De Meo il Parlamento europeo dovrebbe ricoprire un ruolo di maggior importanza visto il collegamento diretto con i territori e con gli elettori e avere anche il potere di iniziativa legislativa, come la Commissione. A riguardo è stato richiesto al Consiglio e alla Commissione di avviare una fase costituente ai sensi dell’Articolo 48 del Trattato.
De Meo si mostra poi critico nei confronti dell’approccio ideologico avuto dalla Commissione UE in merito alle questioni legate all’ambiente, soprattutto nella prima parte della legislatura. Servono provvedimenti credibili e non esasperati per creare consenso sulle strategie da seguire. Stesso approccio che è stato seguito dalla Commissione anche su altri temi, come il tabacco: se è condivisibile l’obiettivo di ridurre il tasso di fumatori, bisogna anche tenere in considerazione le ricadute per il settore. In generale, ritiene sia meglio puntare su prodotti alternativi per sensibilizzare i consumatori sulla necessità di smettere di fumare. De Meo auspica inoltre che per la prossima COP11 ci sia un maggiore coinvolgimento del Parlamento nei processi decisionali in materia e un atteggiamento più trasparente da parte della Commissione.
L’on. De Meo ritiene “condivisibili” anche le proteste degli agricoltori che hanno portato la Commissione a fare un passo indietro, come era stato chiesto dal Parlamento. Agricoltori e ambiente sono alleati non avversari, secondo De Meo, e non bisogna penalizzare il settore con l’iper-regolamentazione soprattutto quando ci sono altri player come Cina, India e Usa, che utilizzano regole meno stringenti dal punto di vista ambientale. Positivo a riguardo il via libera al regolamento sulle indicazioni geografiche, in particolare per il Made in Italy.
Per la prossima legislatura, De Meo ha indicato il programma definito dal Ppe nel Congresso di Bucarest lo scorso marzo che punta a rafforzare la credibilità dell’Unione Europea partendo dall’interno, per affrontare i temi importanti come la neutralità energetica, autonomia alimentare, gestione dei flussi migratori, la creazione di una politica estera comune e un Patto di Stabilità che sia un patto di crescita e non solo di regolamentazione finanziaria ed economica.