Chef Rubio al 51mo corteo pro Palestina a Milano: “Fine colonia sionista si avvicina”

Chef Rubio al 51mo corteo pro Palestina a Milano: "Fine colonia sionista si avvicina"

"Antimafia sta indagando ma non confido nelle loro ricerche"

Cronaca (Milano). Durante il 51mo corteo per la Palestina a Milano è intervenuto anche Gabriele Rubini, alias Chef Rubio, aggredito da alcune persone lo scorso 15 maggio, individuate dallo stesso come "gruppo di ebrei sionisti". "Ringrazio il Carc per avermi permesso di essere qui e voi Giovani Palestinesi per non aver mollato. Venite il 5 ottobre a Roma perché la manifestazione si farà, non ci importa del divieto della prefettura. La fine della colonia sionista si avvicina, sono in un angolo e la paura esaspera ciò che sanno fare, odiare, mentire e distruggere" ha detto Rubini, che ha poi ricordato l’aggressione subita: "Mi sono venuti a prendere a casa in 10, l’antimafia sta indagando ma non confido affatto nelle loro ricerche". Sull’episodio la procura ha aperto un fascicolo per lesioni aggravate dall’odio razziale. (Riccardo Sciannimanico/alanews)

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volevo ringraziare i carc smesso di essere qui i giovani palestinesi per non aver mollato un sabato che il collo non voi che siete sempre stati presenti rispetto anche altre piazze ci sono cagato addosso Quindi per me è un onore essere qui è un onore vedere le facce delle persone che non hanno mai mollato che nonostante di delle prefetture di nonna marciare di nonna schierarsi anche il 27 gennaio ci sono sempre state Quindi per me è un onore essere in questa in questa Piazza in questa Milano erano 6 anni che non sapevo in questa città che non è che mi sta proprio simpatica ma poi molto lavorato per diverso tempo per essere sinistra quindi ritornarci mezza compagnia compagnia un altro c’è un altro sapore quindi è bello vedervi sono qui nonna per togliere tempo ne ha le altre persone Solo per ricordarvi che la tigre di carta della colonia sinistrata Sto andando piano piano sono in un angolo e quindi la loro paura di Porta L’unica cosa che stanno pare che odiare uccidere mentire e distruggere ci hanno provato con tante persone e tanti sono sopravvissuti fratello e una sorella purtroppo qualcun altro Quindi la resistenza continuerà e la fine di della colonia azionista ed è vicina a prendere a casa in una decina l’antimafia Sta indagando non Confido ha fatto nelle loro ricerche perché sicuramente hanno anche degli ordini dall’alto di rallentare richiesta e quindi il giusto il fatto che sono venuti 10 non ci sono riusciti mi dà forza non caghi sotto se licenziano se vi minaccia potete venire perché sono gli ultimi Verardi che ti stanno tirando addosso su ieri la vittoria piscina La Valentina ci ha insegnato il tuo gli assoni rivoluzione di Gian e sono possibili sono possibili contro i nemici che si autoproclamano imbattibili quando in realtà sono un ammasso di pippe che si avvalgono delle spie si avvalgono degli infiltrati salgono i metodi pensione e sono incapaci di lottare perché la lotta è amore Chi è incapace di amare è incapace di lottare quindi non stare insieme a voi e non vi fate piegare ci vediamo il 5 ottobre a Roma tutti tutte venite non organizzati Venite con le vostre macchine Venite con gli autobus perché non ce ne frega un cazzo se la prefettura ha detto di no noi non dobbiamo chiedere il permesso a nessuno al massimo informiamo al massimo e torniamo ma non dobbiamo chiedere quando viene commesso da 76 anni un genocidio sulla sotto gli occhi di tutti una pulizia etnica voluta è appoggiata finanziate dalle comunità ebraiche Negli ultimi 12 mesi hanno speso un miliardo e mezzo di dollari per ammazzare i nostri fratelli e le nostre sorelle Adesso stanno allargando il tutto in Libano e cercheranno di fare più schifo che mai Noi cerchiamo di rimanere compatti a Roma Se riuscire a venire dovremmo rimanere uniti perché cercheranno di dividerci cercheranno di dire che è buono Che cattivo che cercheranno di prendere qualcuno di noi dovremmo fare per riprendere cielo non dobbiamo più aspettare assorbire i colpi Ma dobbiamo contrattaccare perché non sono niente