Rita Baroud, profuga palestinese nel campo di Kahn Younis, ha vissuto la notte dell’attacco iraniano con emozioni fortissime. Per una volta la morte non arrivava dal cielo sul suo popolo, ma vedere i missili su Israele è stato un dolore. La certezza che i combattimenti andranno avanti più a lungo.
Di Rita Baroud e Lorenzo Urbani