Addio a Martina, uccisa a 14 anni. Il cardinale Battaglia: “Chiamatelo col suo nome: femminicidio”

Durante i funerali di Martina Carbonaro, è stato l’arcivescovo di Napoli, il cardinale Mimmo Battaglia, a celebrare la messa: "Martina è stata uccisa dalla violenza. Chiamiamolo con il suo nome: è femminicidio. Non è follia. Non è un raptus."Il cardinale ha voluto parlare in modo diretto ai presenti, ma soprattutto ai più giovani, con un appello: "Stanate dentro di voi quei pensieri distorti che confondono il controllo con l’amore, il possesso con il sentimento." Il funerale si è trasformato in un grido collettivo contro la violenza di genere. Un richiamo alla responsabilità. Perché — come ha ribadito Battaglia — serve un’educazione nuova, capace di insegnare il rispetto e disinnescare fin dall’origine la cultura del possesso.
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