"Aggredita in ospedale a Napoli, persi il bambino che aspettavo", il racconto di un’infermiera
Loredana Esposito: "In 37 anni di lavoro al Cardarelli ho perso il conto delle aggressioni subite"
Cronaca (Napoli ). Il racconto di Loredana Esposito, un’infermiera dell’ospedale Cardarelli di Napoli: "Lavoro in questo ospedale (Cardarelli) da circa 37 anni e ho subito innumerevoli aggressioni. Qui la violenza che subiamo è all’ordine del giorno. Ricordo la mia prima traumatica aggressione, 28 anni fa, quando persi il bambino che aspettavo a causa di calci e pugni ricevuti da una signora. Potrei raccontare di quando fui tirata per i capelli, così come dell’ultima aggressione ricevuta dove mi hanno prima strattonata e poi minacciato per tutta la notte. Bisogna denunciare sempre e bisogna rafforzare le leggi che ci tutelano". (Raffaele Accetta/alanews)
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Io lavoro da 37 anni in questo ospedale e le aggressioni Sono all’ordine del giorno Attualmente le leggi sono cambiate questo è già andato positivo però so per esperienza personale ci sono state tante di quelle aggressioni però non denunciate ma non per paura ma semplicemente per non per evitare di creare il servizio con un assenza prolungata di un infermiere perché comunque siamo in un periodo dovevi infermieri sono in qualsiasi ospedale d’Italia ho detto ciò la mia prima aggressione quella che mi ha segnata emotivamente è stata circa 20 anni fa ero incinta Sono stata aggredita da una signora per un problema ai denti odontalgia aveva mal di visitata dal medico di pronto soccorso invitata ad andare in ambulatorio quindi la signora non contenta del risultato ottenuto pretendeva di essere risolto il problema di soccorso ha pensato bene di prendersela con chi stava lì in prima linea ovvero io In un primo momento ha iniziato a lanciarmi degli oggetti a portata di mano anche i porta cartelle che sono comunque di plastica se si rompono possono anche provocare delle ferite io per proteggere delle persone che avevo sedute dei pazienti dietro di me ho commesso l’errore di mettermi con le mani dietro e proteggere le persone con la scrivania anche il mio appoggiava la scrivania avventata improvvisamente su di me e quindi io sono caduto a terra non ho capito più niente calci pugni poi se n’è andata fatti i fatti suoi se n’è andata detto ciò io ho continuato lavoro Sono tornata a casa e ho iniziato a lamentare un dolore lombare a sinistra il giorno dopo mi sono ripresentata al lavoro proprio per dire pensavo che mi avesse colpito il rene Invece facendo un ecografia c’era un distacco di placenta a sinistra Il ginecologo mi voleva ricoverare io a una bambina di 4 anni e mezza vengo una sorella comunque che svolge la mia stessa professione abbiamo optato per fare il riposo a letto a casa mia per non danneggiare psicologicamente la bambina e mia sorella mi avrebbe somministrata la terapia infusi va da fare tutti i giorni per mantenere la gravidanza invece dopo un paio di mesi Nonostante la terapia e riposo assoluto ho perso il bambino e l’ho persa Sto al quinto mese quindi ho avuto un trauma psicologico il lato che non dormivo più dove stavo proprio male male male sono stata in cura con neurologo per un anno finché alla fine dell’anno solare mia mia consigliato di avere un’altro figlio ma non per dimenticare quello che avevo perso ma semplicemente per donare amore a un altro bambino Il problema è che ognuno che viene in pronto soccorso a la cultura che è più urgente dell’altro Non si rendono conto una risposta che mi freddo o arriva un uomo in arresto cardiaco io mollo tutto per accompagnarlo massaggiandolo all’epoca non c’era ancora il defibrillatore in pronto soccorso stiamo parlando di tanti anni fa mi sento dire da un signore che mi prende per dietro ma a me di questo che me ne frega il napoletano vengo prima io cioè non si rendono conto nemmeno che noi siamo lì proprio per salvare le vite umane per denunciare sempre perché se non si denuncia si sentono indirizzo autorizzata a farlo sempre e poi le leggi Devono essere molto più severe come stanno facendo le stanno applicando perché comunque un interruzione di servizio Cioè li ha fermato per più di un’ora un servizio nella prima aggressione che ha avuto non è lui del 2020 che si è verificata in due step la prima con aggressione verbale e fisica solo posto sono intervenuti i carabinieri gli hanno denti ficati e si sono gli hanno fatto accomodare fuori però poi ho ricevuto minacce dalla ragazza per tutta la durata della notte fino alle 3 di notte nel momento che danneggia una uno di noi o a più persone perché si verificano in tanti ospedale anche contemporaneamente nella stessa giornata che non fanno altro che fare un danno a loro stessi perché rallentano le cure per i loro cari che ci hanno portato ed è sbagliato e se andiamo di questo passo le voglio