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Agricoltori, nasce il consiglio unitario dei trattori: “il 5 marzo saremo a Roma”

Agricoltori, nasce il consiglio unitario dei trattori: "il 5 marzo saremo a Roma"

Il nuovo coordinamento: "siamo in stato di crisi, i cittadini sono con noi"

Politica (Roma). E’ stato presentato questa mattina a Roma il Consiglio unitario della mobilitazione dei trattori che unisce le varie sigle, tra cui Il Popolo delle Partite Iva, Riscatto Agricolo e Altragricoltra, che lo scorso anno avevano organizzato i presidi in Italia. Un movimento "più maturo" che punta ad avere il sostegno di tutti i comuni per arrivare alle Regioni e al ministero. "Da ieri ci sono già dei presidi sparsi in tutto il Paese – spiegano i fondatori -. Il comune di Vittoria ha già aderito alle nostre cause". Una nuova sigla che promette battaglia perché "il settore vive una contraddizione assurda – spiega Fabbris di Altragricoltura -. L’agroalimentare cresce in ricchezza ma chiudono le aziende produttive". Un vero e proprio stato di crisi che necessita di misure urgenti. "I cittadini sono con noi", racconta Angelo Di Stefano delle Partite Iva. "Per questo motivo il prossimo 5 marzo – dice Elia Fornai di Riscatto Agricolo -, saremo a Roma per una grande manifestazione". (Davide Di Carlo/alanews)

Trascrizione generata automaticamente

a questa mattina una conferenza stampa per dichiarare lo stato di crisi di un intero settore Noi siamo dentro una contraddizione che grida vendetta che è un modo che va sciolto l’agroalimentare italiano cresce cresce nei numeri nella sua capacità di produrre ricchezza Ma gli allevatori gli agricoltori pescatori E si impoveriscono e chiudono le aziende produttive dobbiamo sciogliere questo nodo non basta prendere atto che c’è un made in Italy che va a gonfie vele Bisogna capire cosa c’è dentro e quali interessi difendono abbiamo bisogno di misure urgenti già stiamo chiedendo ai Comuni alle regioni tutte le 20 regioni italiane e anche al governo di attuare questo stato di crisi per poter dare risposte urgenti forti e determinati Per poter salvare il settore agricolo chi aderisce a questa questo movimento aderiscono tutti i gruppi ci sono l’anno scorso in seguito alla protesta quindi credo che in tutta Italia sono nati dei gruppi e con un lungo lavoro il coordinamento è riuscito a riunire tutti i gruppi nati spontaneamente scorso anno da ieri in tutti Italia sono nati i presidi il vento sta cambiando Noi abbiamo intenzione di ottenere risultati siamo determinati e lo stiamo dimostrando e oggi la conferenza stampa è proprio per dichiarare tutti i presidi che in tutta Italia stiamo facendo abbiamo già dei sindaci che c’hanno come il sindaco di Vittoria e altre città che ci stanno appoggiando abbiamo già dei contatti con parecchi presidenti di regione e anche loro stanno assecondando le nostre richieste vedremo l’evolversi per arrivare poi anche a Roma dove noi esigiamo misure straordinarie per una crisi di un settore che non può più andare avanti così cioè idea di venire anche a Roma per un anno è grande protetta Il cinque di marzo faremo una grande manifestazione Roma in cui inviteremo anche i sindaci e quindi speriamo sperando che sia già aperto un dialogo sia con le regioni che col Ministero e faremo questa manifestazione qualora ovviamente non si riuscisse ad aprire nessun tipo di dialogo con le istituzioni È ovvio che faremo degli step e faremo più pressione per le strade della capitale vedremo l’evolversi della situazione continueremo con i presidi in tutta Italia E continueremo nei comuni nelle regioni ha da fare una pressione con i trattori e senza il trattori coinvolgente anche la cittadinanza il popolo italiano che sappiamo che dalla nostra parte E dovremmo abituarsi e vedere non centinaia di trattori concentrati da qualche parte ma tre quattro cinque gruppi di trattori simbolicamente attrezzati davanti ai comuni non perché siamo contro i comuni Ma perché li vogliamo portare dei la nostra iniziativa in questo momento L’obiettivo è chiaro il governo prenda atto dichiari lo stato di crisi il paese prenda atto che senza Agricoltori senza pastori scaturì e non c’è libertà e non c’è futuro