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Dai Vaccini, la gestione della Pandemia, fino al colpevole l’assenteismo della Chiesa nel corso del papato di Francesco: i valori sinceri della vita umana sono sotto attacco da tempo. Questo il senso dell’ultimo articolo di Martina Pastorelli, che su ‘La Verità’ ha rilanciato con forza il discorso del cardinale e bioeticista Willem Jacobus Eijk, intervenuto a Roma in occasione del Terzo Convegno Internazionale di Bioetica. Il titolo scelto — «Nella cultura secolare è in atto una congiura contro la vita dei deboli» — suona come un’allerta e una presa di posizione chiara.
Secondo la giornalista, infatti, le parole del porporato olandese hanno il merito di denunciare lucidamente le derive di una società sempre più spietata nei confronti dei fragili, in nome di un efficienza disumanizzante: "Proprio le esistenze che avrebbero bisogno di più cura sono viste come un peso", ha affermato Eijk, individuando nella triade scientismo, individualismo e dualismo le radici culturali dell’"ideologia della morte”.
Un messaggio potente, che la Pastorelli ha approfondito nel corso del suo intervento su "Un giorno speciale" insieme a Fabio Duranti, dove ha commentato l’articolo e offerto una lettura più ampia del tema.
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