Atlantide, l’antico impero del 9.000 a.C. – Emilio Spedicato

Atlantide è uno dei miti più affascinanti e duraturi della storia umana, evocando immagini di una civiltà avanzata e misteriosa scomparsa in un cataclisma. La sua leggenda ha influenzato la cultura popolare, la letteratura, la filosofia e la ricerca scientifica per millenni. Questo saggio esplora l’origine del mito di Atlantide, le interpretazioni storiche e scientifiche, e il suo impatto sulla cultura.

La prima menzione di Atlantide risale ai dialoghi di Platone, "Timeo" e "Crizia", scritti nel IV secolo a.C. Platone descrive Atlantide come una potente e avanzata civiltà situata "oltre le Colonne d’Ercole" (generalmente identificate con lo Stretto di Gibilterra). Secondo Platone, Atlantide era un’isola più grande della Libia e dell’Asia Minore messe insieme, con una società ricca e tecnologicamente avanzata che fu distrutta in un singolo giorno e notte di cataclismi.

Platone attribuisce la storia di Atlantide a Solone, un legislatore ateniese, che l’avrebbe appresa dagli antichi sacerdoti egizi durante un viaggio. Secondo Platone, Atlantide era una potenza imperialista che tentò di conquistare l’Europa e l’Africa, ma fu fermata da Atene. La civiltà atlantidea fu poi punita dagli dei con una serie di disastri naturali che portarono alla sua scomparsa nell’oceano.