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Beko, centinaia di lavoratori al presidio davanti al ministero

Beko, centinaia di lavoratori al presidio davanti al ministero

Tibaldi: "La deindustrializzazione di questo Paese deve finire"

Cronaca (Roma). Sono centinai i lavoratori di Beko Europe arrivati dagli stabilimenti di tutta Italia per il tavolo in corso al Mimit sul futuro dell’azienda che aveva annunciato 1935 licenziamenti. "Il nostro ottimismo inizierà quando finalmente tutti si assumeranno le proprie responsabilità, l’azienda rinunciando ad aprire le procedure di licenziamento e di chiusura, mettendo degli investimenti che consentano di discutere un piano industriale per il lavoro, e il governo facendo la sua parte per far rispettare le proprie affermazioni, cioè che avrebbe tutelato l’occupazione. In assenza di questo non c’è ottimismo o pessimismo ma la determinazione di questi lavoratori che oggi sono a Roma e che da due mesi sono in sciopero nelle loro città. Noi non ci fermeremo perché la deindustrializzazione senza pietà di questo Paese deve finire e forse questa è l’occasione per dire basta". Così Barbara Tibaldi, segretaria Fiom Cgil nazionale, a margine del presidio prima del tavolo Beko al Mimit. (Marco Vesperini/alanews)

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andiamo a noi il nostro timismo inizierà quando Finalmente tu ti sia responsabilità l’azienda rinunciando a vedere procedure di licenziamento e di chiusura e mettendo degli investimenti che consentano di discutere un piano accendo la sua parte per far rispettare le proprie stesse che avrebbe tutelato L’occupazione di questo non ce ne ho ma la determinazione di questi lavoratori che oggi sono a Roma non ci fermeremo perché la stazione di questo paese senza pietà deve finire e forse questa è l’occasione da dire basta