BERLUSCONI, DAL WEB UNA DENUNCIA CHE FA RIFLETTERE ▷ “ACCADREBBE ANCHE A UN CITTADINO COMUNE?”

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Il mondo della comunicazione è drasticamente cambiato negli ultimi decenni. Questi cambiamenti hanno ripercussioni tangibili sulle nostre vite e secondo Fabio Duranti i principi che erano a tutela degli italiani nell’ambito della comunicazione sono stati distrutti. La sua riflessione a "Un Giorno Speciale" parte da questo paradigma, per rivolgersi anche al mondo dei #social network: "Oggi vengono legittimate cose come i cosiddetti "social", che si vogliono far chiamare social. Poi invece sono i primi censori, sono editori essi stessi. Quindi dovrebbero rispettare le regole dell’editoria, ma non le rispettano. E faremo una battaglia veramente fino all’ultimo uomo, perché è ovvio che se vuoi fare l’editore, lo fai, ma con le regole dell’editoria e anche con le regole della diffusione, quelle per non poter assumere una posizione dominante. Lor signori assumono una posizione dominante, perché dicono ‘noi siamo social’ diamo la possibilità a tutti di parlare. Quindi abbiamo la posizione dominante. Siamo nelle televisioni. Quando voi accendete le smart tv, siamo preinstallati, nei cellulari siamo preinstallati , fatturiamo all’estero, non paghiamo le tasse perché siamo piattaforme sociali. Ma non è vero".

Queste posizioni predominanti portano introiti immensi ma non solo, continua Duranti: "Io ho voluto portare alcune piccole testimonianze di come noi non ci rendiamo conto di quello che sta accadendo. Noi diamo per scontato, per esempio, che un singolo possieda migliaia di miliardi di euro, di dollari… Qui oggi ci sono soggetti che valgono migliaia di miliardi di dollari, addirittura ce ne sono altri che non hanno neanche questo problema, perché sono loro il Danaro, lo possono generare. Cioè, se io ho talmente tanti soldi da poter imporre un pensiero unico, io lo impongo. Come? Io mi compro tutto, mi compro i media, mi compro le aziende, mi compro tutto finanche mi posso comprare addirittura in un modo anche diretto o indiretto, gli organi giudicanti, la politica. Ho il danaro per poterlo fare. E perché non lo dovrei fare.
Poi arrivano pensieri distorti che passano come reali, oppure manchiamo di fare alcune considerazioni. E io lo faccio oggi, perché noi sappiamo che le cose vanno migliorando per il Presidente #Berlusconi, che è ricoverato e che quindi sta avendo le migliori cure possibili al mondo e speriamo di poterlo rivedere in pista quanto prima, perché siamo felici che le persone poi alla fine riescono a sconfiggere malattie. La parte positiva è che vediamo che se si vuole sconfiggere una malattia si può. Però ripeto la situazione sta migliorando, ci dice #Zangrillo, però qualche considerazione v’ha fatta. L’ha fatta una considerazione il nostro amico Marco Palladino, che è un rappresentante del popolo"

Scrive Palladino: "Se sei un personaggio famoso, stai male, ti riservano un intero piano di un ospedale. I tuoi familiari possono andare e venire liberamente persino in gruppo e senza limiti di orario, hai tutte le attenzioni e le cure possibili, ventiquattr’ore su ventiquattro. E non mi riferisco solo al caso di queste ore che umanamente auguriamo, finisca bene. Se sei un bue nella mandria attendi un giorno al pronto soccorso, vieni sbattuto su una barella come un cane abbandonato su un letto senza che alcuno possa venire a trovarti e a visitarti. Carne da macello senza diritto.
E lo abbiamo visto bene, ospedali sbarrati, mancanza di notizie, persone morte senza una carezza o una preghiera completamente sole nel momento più atroce. Ma abbiamo già dimenticato. Razza indegna che fa schifo a se stessa".

La considerazione di Duranti parte da questo messaggio: "Io ho voluto mostrare questo post che ha fatto Marco Paladino, perché in realtà una considerazione, ci sarà lecito farla. Noi riceviamo messaggi quotidiani di persone che hanno problemi anche semplicemente a prendere un appuntamento. Quindi non ci domandiamo perché? Chiaro che noi siamo felici che il #Presidente stia bene, stia meglio e speriamo di rivederlo in pista a breve. Però saremmo anche felici che tutte le persone, come dice Marco, venissero trattate magari non allo stesso modo lussuoso, ma dal punto di vista dell’immediatezza, della cura e delle attenzioni, da quel punto di vista dobbiamo essere tutti uguali. Poi magari il Presidente avrà le forchette d’oro, avrà bagni in camera lussuosissimi, letti per i familiari, va bene, giusto. Ma dal punto di vista delle attenzioni, delle cure e della professionalità, quello dovrebbe essere uguale per tutti, no? Questa è una riflessione che in un mondo dove c’è l’informazione libera si dovrebbe fare. È chiaro però che se poi il magnate pieno di soldi è anche quello che ha le televisioni, è chiaro che noi, questi principi molto difficilmente li vedremo passare".

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