BORSEGGIATORI IN AZIONE, MA “È VIOLENTO FILMARLI” ▷ L’AUTORE DEL VIDEO: “AUTORITÀ NON CI RISPONDONO”

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"Quest’abitudine di filmare persone sorprese a rubare sui mezzi Atm e di diffondere i video su pagine Instagram con centinaia di migliaia di follower è violenza, ed è molto preoccupante. Punto". E sì, Monica Romano, consigliera #PD del comune di #Milano, non vuole critiche sotto al suo post, tanto da cancellarlo, ripristinarlo e, almeno per il momento, eliminarlo nuovamente.
La questione delle #borseggiatrici di Milano non è certo una novità.
I furti avvengono ogni giorno nella città lombarda e continuano a farlo, portando disagio e senso di insicurezza ai cittadini milanesi che ogni giorno prendono la metro. Ma per fortuna, c’è qualcuno che applica il diritto costituzionale dell’articolo 21, ovvero il diritto di cronaca.

È Nicholas Vaccaro, 18 anni, l’autore dei video sulle borseggiatrici, video che spopolano sui canali #TikTok, Instagram e Striscia la Notizia. Ebbene è proprio contro quest’ultimo che si scaglia la Romano: "La smettano, sia quelli che realizzano i video, sia chi gestisce i canali Instagram che li rendono virali di spacciare la loro violenza per senso civico, perché non è senso civico".
Questo si leggeva nel post Facebook della consigliera PD, in seguito ampiamente criticata.
A commentare ci ha pensato, tra gli altri, il ministro Salvini ("la priorità della sinistra è proteggere la privacy dei delinquenti"), mentre i colleghi in orbita Dem sono subito accorsi in aiuto della consigliera milanese: "solidali con Romano".

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"No alla #giustizia privata"

"Queste cose vanno denunciate alle autorità, non sui social" – ribadisce la Romano in seguito alle polemiche.
Peccato che "siamo già andati dalle autorità, ma non abbiamo ottenuto risposta" – ci racconta in diretta l’autore dei video-report in collaborazione con la pagina "Milano Bella Da Dio", Nicholas Vaccaro.
"Ci siamo diretti dal prefetto, dal questore. Siamo andati anche dal sindaco ma niente.
Filmiamo e documentiamo per avvisare le persone, i passeggeri che frequentano i mezzi pubblici.
Avvisarli con queste immagini è ovviamente utile: in questo modo i cittadini possono riconoscere le borseggiatrici e, in caso, prendere precauzioni, stare attenti. Non è violenza. In realtà lo facciamo anche totalmente gratis: faccio questa cosa per il mio futuro.
Sogno di vivere in una città fuori da queste condizioni.
A proposito di vittimismo, ricevo quotidianamente minacce di morte anche dai parenti di queste borseggiatrici.
Sappiamo che c’è una mafia dietro di noi.
Rischiamo tutti i giorni".

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