Calcio, Abodi: “Scontri Cagliari? Fuori chi non rispetta regole”

Calcio, Abodi: "Scontri Cagliari? Fuori chi non rispetta regole"

Il ministro: "Impegno è far intervenire la tecnologia"

Cronaca (Roma). "Non sono tifosi. Ed è bene che si capisca che chi non rispetta le regole del calcio deve uscire fuori dal calcio. L’impegno è anche quello di far intervenire la tecnologia che renda sempre più oggettiva e incontrovertibile la decisione che verrà presa. Alcune possono essere prese dal giudice sportivo, altre dal club che possono togliere il gradimento". Sono queste le parole del ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi, a margine di un evento a sostegno del "Campo dei Miracoli" a Corviale, sugli scontri avvenuti sugli spalti durante Cagliari-Napoli. Poi, sulla possibilità di introdurre gli scanner per il riconoscimento dei tifosi violenti, Abodi sottolinea come "ne abbiamo discusso con il ministro Piantedosi, ne parliamo con il garante della privacy. La tecnologia è pronta, adesso sta al superamento di alcuni aspetti burocratici e credo che la soluzione di problemi come questi vadano ben oltre la burocrazia", conclude. (Stefano Chianese/alanews)

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Massimo ha detto importante la vicinanza delle istituzioni Dopo quanto accaduto negli ultimi giorni fatti Concreti azioni conta solo quello perché nei momenti difficili quando succedono fatti come quelli che sono accaduti qualche giorno fai per cui si ripetono sistematicamente è facile riscontrare solidarietà e trovare parole di vicinanza e quello che noi abbiamo dimostrato anche realizzando questo impianto questo campo è che la collaborazione le alleanze devono produrre effetti quotidiani e questa Alleanza quotidiana che toglie spazio alla criminalità e capisco anche che la criminalità abbia paura di questa offerta sociale perché oggettivamente Rimette al centro anche la legalità e lo stato con le sue regole e quindi quando un territorio si illumina evidente che la criminalità che viaggia Nella penombra Entra in crisi noi elimineremo sempre più i territori già fatto a Caivano come ci auguriamo di poter continuare a fare sostenendo una realtà come il Montespaccato gestito brillantemente dall’asilo Savoia come saremo vicino a Don Antonio Coluccia tutte le sue attività attraverso la pratica sportiva è questo il senso dello Stato Questo è la politica del governo in collaborazione con la regione Lazio con A3 con Roma capitale X Municipio mai come in queste circostanze ne dobbiamo fare in modo che queste alleanze producono effetti quotidiana Massimo ma anche lei è a Cagliari questi scontri tra tifosi e la Lega Serie A ha detto bisogna introdurre gli scanner degli Stati per capire subito che fa questi gesti Ecco a che punto è questo processo perché questo non sarebbe un passaggio importante non solo per essere anche per gli scontri più tanto meno sono tifosi ed è bene che si capisca che chi non riesce a rispettare le regole del calcio anche le regole educative esce fuori dal calcio perché se tutto si limita lo sdegno e noi dobbiamo passare dallo sdegno come ho detto in altre circostanze all’impegno l’impegno è anche quello di far intervenire la tecnologia che renda sempre più tempestivo e oggetti è incontrovertibile la decisione che verrà presa alcune possono essere presi dal giudice sportivo altri possono essere presi da il club che si individuano le persone possono anche togliere il gradimento dell’ingresso allo stadio di sicuro non ci possiamo semplicemente limitare ai titoli di giornali o dei telegiornali perché mi vogliano che queste cose non succedono più sono il frutto evidentemente un disagio che è diffuso che va ben oltre il calcio del per il calcio è semplicemente siamo scenografia a noi non vogliamo Certamente un mondo perfetto ma non riuscire a segnano neanche un mondo imperfetto a che punto siamo per questi scanner scanner e la biometria che consente diciamo il riconoscimento facciale all’ingresso e consente anche di poter seguire le persone nei trattamenti ma soprattutto nei comportamenti in campo lo abbiamo discusso insieme al Ministro dell’Interno piantedosi ne stiamo parlando con il garante della privacy perché evidentemente C’è anche se non c’è un tema di tecnologia perché la tecnologia è pronta Quindi sta un po’ ala al superamento di alcuni aspetti che sono burocratici e credo che la soluzione di problemi sociali di questo tipo vanno ben oltre la