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Caldo, Landini: “Emergenza strutturale, servono leggi. Il protocollo non basta”

Caldo, Landini: "Emergenza strutturale, servono leggi. Il protocollo non basta"

"E un primo passo ma non basta"

Politica (Roma). "Il protocollo sul caldo per i lavoratori non è sufficiente di fronte a una situazione di vera emergenza. Stabilisce linee generali e demanda ad accordi ulteriori, ma serve di più: provvedimenti concreti da parte delle Regioni e delle singole imprese."

Lo ha dichiarato Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, a margine del suo intervento alla Festa dell’Unità di Roma.

"C’è un’emergenza reale – ha aggiunto – e le persone più fragili, oggi, rischiano la vita. Non siamo di fronte a un fatto eccezionale, ma a un cambiamento climatico strutturale con cui dobbiamo fare i conti. Non basta un intervento temporaneo: servono leggi che regolino davvero queste situazioni."

Landini ha sottolineato la necessità di "provvedimenti legislativi che garantiscano la sicurezza nei luoghi di lavoro, l’accesso agli ammortizzatori sociali per tutti, anche per categorie escluse come i rider, e una riorganizzazione generale del lavoro, pensata in funzione del clima che cambia."

"La Cgil – ha concluso – ha già dato indicazioni ai delegati e ai rappresentanti per la sicurezza: non si devono accettare condizioni di lavoro rischiose. Siamo in emergenza. Continuare a far finta di nulla è irresponsabile." (Stefano Chianese/alanews)

Trascrizione generata automaticamente

No non è sufficiente chiaro che siamo di fronte a una situazione di emergenza quindi il protocollo determina linee generali è demandata a ulteriori accordi Quindi è chiaro che te bisogno sia di provvedimenti che le regioni da comprendere sia di provvedimenti che devo prendere le singole imprese In più c’è un’emergenza soprattutto le persone più fragili e più in difficoltà oggi non devono essere messi nella condizione di correre il rischio di lasciarci la pelle come Purtroppo sta venendo e poi bisogna credo strutturalmente prendere atto che non siamo di fronte ad un caso eccezionale cioè in questo cambiamento climatico è un fatto strutturale con cui siamo chiamati a fare i conti non si può pensare di un provvedimento di qualche tempo che risolve il problema penso che ci sia bisogno di arrivare dei provvedimenti veri e propri di legge che affrontino queste cose quindi sicuramente un primo atto ma sapevamo perfettamente che non è di per sé sufficiente per affrontare una situazione di emergenza come quella che stiamo vivendo e quindi tu quel versante c’è bisogno di agire in media e noi le indicazioni che abbiamo dato anche i delegati e rappresentanti della sicurezza e naturalmente di non accettare certe condizioni di lavoro e di muoversi proprio per agire per mettere in sicurezza sto semplicemente pensando che non siamo di fronte una cosa passeggera e quindi bisogna pensare dei provenienti anche dei Pyssla TV che ancora non sono stati fatti che regolamenti No questa è di qui si sia tutelare i lavoratori attraverso la cassa integrazione ti sentirai di non te ne hanno tante forme di lavoro non ce l’hanno Quindi questo è un primo tema secondo quello che sta emergendo è proprio un modello di fare impresa che deve affrontare il fatto che siamo di fronte al cambiamento climatico e che quindi non è che tutti gli anni dobbiamo aspettare di vedere che se arrivo se non arriva il caldo cambiamento climatico c’è Non è che bisogna continuare Anzi per assurdo può solo peggiorare Quindi bisogna vedere come evitare e penso sia necessario ritornare strutturalmente pensando anche un altro organizzazione del lavoro che va progettata e pensata In ogni caso visto questa situazione correre Siamo sentiamo gente quindi continuare a far finta di nulla non serve

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