Calenda: "uomini manifestino contro la violenza sulle donne"
‘Responsabilità delle piattaforme ma anche questione culturale’
Politica (Roma). "Io credo che" una manifestazione contro il femminicidio promossa dagli uomini "è una cosa che bisognerebbe fare, dopodiché c’è l’assunzione di responsabilità. C’è qualcosa che non funziona nel modo in cui evidentemente trasmettiamo ai figli quello che si può e quello che non si può". Così il segretario di Azione, Carlo Calenda, a margine del flashmob "Non con la mia faccia" organizzato da Giornaliste italiane a piazza Capranica, a Roma, per dire stop alla violenza contro le donne e alla manipolazione delle immagini con l’intelligenza artificiale. "C’è una responsabilità che attiene innanzitutto alle piattaforme perché le piattaforme non possono essere ritenute soggetti neutri quando violano la libertà, la privacy, la dignità, il corpo delle donne, così come fanno, peraltro facendo per esempio anche pubblicità alle sfide tra adolescenti che finiscono poi con i morti – ha aggiunto il leader di Azione che ha partecipato al flashmob – Dopodiché c’è una questione culturale, vedo pochi segretari maschi". Per Calenda "bisogna dare il principio che questa è una battaglia di civiltà che noi dobbiamo fare come uomini verso altri uomini. Non solo non hanno insegnato loro il fatto che il mondo è evoluto, posso dire che sono proprio dei cafoni? Perché puoi essere femminista o non femminista, ma la prima cosa che a me hanno insegnato è che il corpo di una donna è sacro, non è una cosa di sinistra o di destra, è una cosa innanzitutto di forma mentis e di educazione" (Stefano Chianese/alanews)
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Abilita la tiene Innanzitutto alle piattaforme perché Le piattaforme non possono essere ritenuti i soggetti neutri quando Viola hanno la libertà alla privacy la dignità il corpo delle donne così come fanno per altro mettendo facendo per esempio pubblicità le sfide tra adolescenti che finiscono poi con un morto questo è un problema dei nostri tempi lì c’è una questione culturale fatto che vedo pochi segretari maschi cioè Qui bisogna dare il principio Questa è una battaglia di civiltà che noi dobbiamo fare come uomini verso altri uomini che evidentemente non non solo ne stanno solo e mi hanno insegnato il fatto che il mondo è voluto posso dire che sono proprio dei cafoni perché puoi essere femminista non femminista Ma la prima cosa hanno insegnato e che il corpo di una donna è sacro quindi è questo non è una cosa di sinistra di destra è una cosa di innanzitutto di forma mentis ed educazione Evidentemente non so abbiamo insegnato ma se mio figlio facessi una cosa del genere tanti di quei scifoni per l’origine dei quattro volte Forse il momento di una manifestazione contro il femminicidio promossa che gli uomini sono perfettamente d’accordo io credo che una cosa che bisognerebbe fare e dopodiché l’assunzione di responsabilità c’è qualcosa che non funziona nel modo in cui evidentemente trasmettiamo ai figli due figli maschi quello che può si può è quello che non si può per quanto mi concerne la il rapporto di rispetto col corpo della donna se vogliamo anche dell’uomo che però su questo c’ha purtroppo ci ha meno problemi per fortuna o purtroppo è una cosa un principio sacro dell’educazione capito Cioè dell’educazione perché qui siamo a violazione di norme fondamentali dell’educazione e del rispetto dell’altro questo il problema il fatto che che l’espressione della del rapporto tra uomo e donna Innanzitutto affettiva quindi rispettosa e questo non sa niente di sessuologo po’ al contrario però è un insegnamento che si sta perdendo perché tutte le espressioni che avvengono nel mondo digitale sono espressioni sterilizzate e quindi l’affettività è bandita e siamo tutti a una regressione adolescenziale questa la verità il problema Però ripeto problema va affrontato anche a casa Non solo nelle scuole cioè bisogna che a casa non si passano linguaggi Innanzitutto comporta che sono volgari insultanti e violenti quest’ora la faccia non con la mia faccia


