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"Io trovo vergognoso il silenzio che c’è complessivamente sul tema degli #effettiavversi, che è un tema che invece dovrebbe essere affrontato adesso, anche a distanza di tempo, in modo sereno e severo. Cioè, abbiamo fatto questa grande sperimentazione e purtroppo anche con una obbligatorietà e in modo coatto – e io non condivido quell’obbligo e quel modo coatto – e facciamo uno screening se c’è un’anomalia rispetto alle annate precedenti su una serie di problematiche di salute".
Daniele Capezzone risponde così a un ascoltatore che ci aveva chiesto lumi sugli effetti avversi e su come portare il tema a un’attenzione più generale di quanta non ce ne sia. Gli effetti avversi del vaccino covid sono anzi ancora pienamente nel campo dei tabù, come spesso dimostrato dai blitz alle conferenze dell’ex ministro Speranza, alle quali lo stesso non ha voluto rispondere a persone danneggiate presentatesi in loco. Il tema delle complicazioni da vaccino resta avvolto da un alone quasi di stregoneria, ma è più reale che mai.
"Confesso però che ho invece terrore della verità di Stato", continua #Capezzone, "Dio ce le scampi e liberi! Cioè scusi amico ascoltatore, dopo tutte le puttanate che ci hanno detto nei tre anni del Covid, lei vuole la verità di Stato pure sugli effetti avversi?
Per carità di Dio: questo sia lasciato alle inchieste giornalistiche, al dibattito scientifico, alle voci libere. Che cosa deve fare invece lo Stato? Non soffocare le voci libere. Cosa deve fare lo Stato? Lasciare campo libero al dibattito scientifico, al dibattito giornalistico, alla emersione di documenti, eccetera. Ma io non voglio che arrivi un ministro della salute, vecchio, nuovo, futuro, che mi dice che ‘no, no la verità di Stato è questa’. Ma che verità di Stato! Tiriamo fuori i dati e esaminiamo quante cose dovremo capire ancora nei prossimi mesi, semestri e anni".
Guarda l’estratto VIDEO | Capezzoom, 25 febbraio 2025
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