Caporalato, De Angelis (Usb): “Noi con Cisl e Uil? Protagonisti delle lotte siano le comunità”

Caporalato, De Angelis (Usb): "Noi con Cisl e Uil? Protagonisti delle lotte siano le comunità"

"Gurmukh? Ogni comunità ha proprie contraddizioni, importante è tenere insieme i lavoratori"

CRONACA (Latina). "Noi come sindacato di base abbiamo aderito all’appello della comunità indiana perché noi riteniamo che i protagonisti delle proprie lotte devono essere le singole comunità. Non siamo d’accordo che si provi ad imporre con regole e modalità italiane quelle che sono le regole delle comunità. Chiaro che qui a Latina e nell’Agro Pontino ci sono molte comunità che hanno aderito ad altri sindacati e che ne seguono la necessità dei servizi ed altro. Qui è ancora molto lontana un’idea di regolarizzazione dei lavoratori agricoli, c’è tanto sfruttamento e lavoro nero. Noi siamo qui per cominciare a denunciare i veri responsabili della condizione dei lavoratori stranieri che è la Bossi-Fini che lega il mantenimento del permesso di soggiorno ad una condizione di lavoro. Gurmukh? Ogni comunità ha le proprie contraddizioni interne ma sappiamo che oggi è importante tenere insieme i lavoratori". Così Stefano De Angelis, Usb, durante la manifestazione di Latina contro il caporalato indetta dalla comunità indiana, Uila, Fai Cisl, Usb. (Marco Vesperini/alanews)

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noi Come unire Sindacale di Base Chiara abbiamo aderito all’appello della comunità indiana perché noi riteniamo che principalmente i protagonisti delle proprie nozze devono essere i cittadini quindi le singole comunità come avvenuto tante altre volte non siamo assolutamente d’accordo che ci provi Hai hai neppure con regole Diciamo in modalità tutta Italia ne accorgano essere invece le esigenze e le modalità di organizzazione delle comunità è chiaro che qui nella nella Latina nell’agro pontino ci sono già mo mo comunità indiane che poi hanno aderito a diversi sindacati perché ne seguono Comunque la necessità dei servizi delle disoccupazione agricola e tutte altre altre questioni nell’agro pontino ancora molto lontano un po’ un’idea di regolarizzazione di tutti i lavoratori agricoli tanti sono ancora gli irregolari e e quindi c’è tanto sfruttamento e tanto diciamo lavoro nero e tante condizioni come quelle che punto abbiamo visto in questi giorni e noi stiamo qui perché appunto organizza organizzandoci anche noi sul tema del lavoro agricolo riteniamo importante cominciare a denunciare quelli che sono i veri responsabili della condizione dei Lavoratori stranieri agricoli che è la bossi-fini che che lega la permanenza in Italia un posto di lavoro e questo determina è l’aumento dello sfruttamento da parte dei datori di lavoro che naturalmente fanno accettare anche contratti diciamo sottopagati perché acconto di un di un contratto gli permetti avere il permesso di soggiorno tanti altri che stanno nei centri di accoglienza vanno a lavorare in nero e sono ancora più sottoposti a situazioni di schiavismo che diventano sempre più inaccettabili fino a quello che che è successo giorni fa il proprio in queste nelle campagne qui intorno noi riteniamo Il problema sono i personaggi Ma il problema sono le comunità è chiaro che ogni comunità ha diverse contraddizioni al proprio interno a diverse situazioni non sempre che sono quelle che possono piacere alle nostre alle nostre diciamo idee nostre posizioni di Come pensiamo debba essere organizzata la festa dei Lavoratori è chiaro che in queste situazioni di irregolarità di continuo diciamo continua violazione di qualsiasi regola Democratica si innescano meccanismi che poi sono propri del Mercato del mercato capitalistico No per cui alla fine il profitto anche di una che organizza comunità o altro può essere un elemento di Forte contraddizione noi non abbiamo diciamo conoscenza che reale del personaggio eccetera però sappiamo che oggi importante comunque tenere insieme le comunità insieme ai lavoratori stranieri che devono cominciare ad assumere protagonismo Indipendenza e rivendicare diritti a prescindere da quello che gli viene detto da da diciamo forze politiche italiane