Ecco come il Cremlino continua a vendere petrolio all’Europa per finanziare i suoi scopi in Ucraina.
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Breve descrizione del video:
L’UE vanta di essersi liberata del petrolio russo grazie alle sanzioni imposte dopo l’invasione dell’Ucraina, ma la realtà è diversa. Prima della guerra, l’India importava meno del 2% del petrolio russo, mentre oggi la quota è salita al 40% e l’Europa è il principale cliente del petrolio raffinato indiano. Un’altra scappatoia è la Turchia, che ha importato 24,4 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi russi e li ha riesportati in Europa. Le entrate del Cremlino da petrolio e gas sono aumentate nonostante il price cap, sollevando dubbi sull’efficacia delle sanzioni. Nel frattempo, il G7 discute sulla confisca degli asset russi per aiutare l’Ucraina, ma teme ritorsioni sui beni occidentali in Russia, che potrebbero avere un grave impatto sulla fiducia degli investitori internazionali e sulla crescita economica globale.
00:00:00 Russia-Turchia-UE
00:04:12 asset USA a rischio
