Christian Volpi, in canoa da Livorno alle Paralimpiadi

È un campione di Canoa paralimpica, anche se per lui “il campione è quello che vince, ma comunque ci proviamo”. Non avrà ancora raggiunto l’oro in acqua (almeno a livello internazionale) Christian Volpi, ma la sua vittoria se l’è conquistata riuscendo a sopravvivere al terribile incidente in motorino nel 2021 che sì, gli è costato l’amputazione di entrambe gambe, ma non ha spento il suo sorriso e la sua grinta.

Livornese Doc, 25 anni, Christian appena uscito dall’ospedale ha ripreso in mano le redini della sua vita e della sua carriera sportiva, con la positività che lo ha sempre contraddistinto. Nel mirino, fin da subito, c’era un obiettivo: Parigi. Raggiunto anche grazie all’incontro con l’associazione art4sport Onlus e il progetto fly2paris.

Christian, non è d’oro ma la medaglia d’argento europea ha un significato particolare?
“Diciamo che tra le medaglie che ho vinto questa è quella che conta di più finora. Venendo dal Mondiale dov’ero arrivato quarto, l’obiettivo era fare podio: sono andato in gara per dare il massimo e fortunatamente è arrivato questo argento.
E poi corona la qualificazione: ho avuto l’incidente nello stesso anno degli scorsi Giochi, il 2021, a maggio. Ho passato la prima fase successiva spesso a casa, per via delle cure, e tutta l’estate ho guardato Olimpiadi e Paralimpiadi. Quindi avevo già ben chiaro in testa il mio obiettivo, cosa volessi fare e dove volevo arrivare. Il percorso chiaramente è stato lungo ma noi – io e la mia squadra – siamo stati capaci di accorciare questo tempo: riuscire a fare quello che ho fatto in tre anni è una bella impresa. Arrivo da più giovane nella squadra nazionale di canoa e come più giovane entro nel gruppo paralimpico”.

L’intervista di Marianna Grazi