Cittadinanza, depositato quesito in Cassazione: “Un referendum dal basso”

Cittadinanza, depositato quesito in Cassazione: "Un referendum dal basso"

Le associazioni: "Un sì per dimezzare i tempi e capitalizzare investimento su di noi"

Politica (Roma). Oggi diverse organizzazioni che rappresentano cittadini stranieri che vivono in Italia hanno depositato in Cassazione il quesito referendario per modificare la legge sulla cittadinanza. "Ci affidiamo alla politica ma abbiamo deciso di rivolgerci direttamente al popolo italiano che sentiamo vicino perché condividiamo la quotidianità. Chiediamo all’Italia di riconoscere e capitalizzare l’investimento che ha fatto su di noi. Con un sì a questo referendum chiediamo il dimezzamento degli anni di residenza legale per poter fare richiesta di cittadinanza che diventerebbero 5" ha dichiarato Mohamed Kabur di Idem Network. "L’Italia ha investito su di me e io ho investito in questo Paese, bisogna capitalizzare" ha spiegato Alba Lala segretaria generale del CoNNGI. "Questo referendum è importante perché parte dal basso, dalle persone che vivono il cambiamento dell’Italia di oggi" ha aggiunto Daniela Ionita dell’associazione "Italiani senza cittadinanza". (Fabrizio Rostelli/alanews)

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Ci affidiamo Certamente alla politica ma abbiamo deciso di passare la parola agli italiani al popolo di esprimersi quel popolo che noi sentiamo vicino perché vive con noi diciamo la quotidianità sono quelli italiani quelli italiane che con cui moglie ci troviamo davanti alle scuole sia dentro che fuori dalle scuole al lavoro sono i ragazzi e ragazze con cui noi siamo cresciuti siamo formati con cui condividiamo delle ambizioni e e anche come dire cerchiamo rivendichiamo come dire una una pari opportunità rispetto alla possibilità di scelta di un futuro noi chiediamo all’Italia di conoscere e capitalizzare l’investimento che ha fatto su di noi perché siamo formati in questo paese è certamente il nostro contributo può essere maggiormente valorizzato se riconosciuto il nostro essere italiani e italiane abbiamo visto le olimpiadi sono uno dei tanti esempi di come di come li può investimento sulle persone riconoscimi delle persone può rendere continuiamo ad avere degli ottimi esempi di so che ci sono ancora le Paralimpiadi in gioco e credo che è arrivato il momento di prendere la parola cioè è arrivato momento per cui l’Italia reale prende la parola e si esprima e con un sì a questo tipo di referendum che nutro una firma finalmente fissare un punto di avvio di quello che può essere può essere la nuova la nuova legge sul sulla cittadinanza chiediamo una cosa semplicissima che chiediamo danni ovvero dimezzamento del degli anni di residenza legale per poter fare richiesta di cittadinanza perché lo chiediamo perché sono lunghissimi chiediamo che l’Italia si esegue la maggior parte dei paesi europei e questo certamente non va a ledere il diritto di nessuno anzi va a rafforzare il diritto di tutti di tutte le tutte le persone che vivono qua e soprattutto va a rafforzare anche la possibilità di crescita dell’Italia e a noi la possibilità di rappresentare l’Italia è dentro e fuori i suoi confini noi questo referendum è importante importante perché parte dall’idea di riportare in gioco e nel dibattito pubblico è proprio noi persone nate in Italia persone che sono professioniste sono studenti studenti che creano famiglie creano reddito creano La Nuova Italia di oggi sono persone che lavorano nella cultura lavorano nella politica lavorano nella società civile ogni giorno è importante questo referendum perché parte dal basso parte dalle non è che sappiamo molto bene vivono ogni giorno insieme a noi il cambiamento dell’Italia di oggi non soltanto dell’Italia di domani e oggi appunto è solo il primo passo importante uno degli strumenti e appunto Il referendum in prospettiva della necessità di cambiare e di riformare la legge è importante pensa al contributo ma soprattutto quello che è più importante è davvero prendersi gli spazi prendere la parola e questi spazi siano spazi nostri i nostri in quanto in Italia in quanto persone cresciute in Italia in quanto appunto l’Italia di oggi in aula Ero l’unica italiana senza cittadinanza italiana perché io mi sento profondamente Italia nonostante legalmente ancora non lo sono sono in Italia da quando ho 3 anni ho fatto tutte le scuole tutti tutto il ciclo diciamo di scuola fino all’Università fino a fino ad oggi sto proseguendo gli studi universitari all’Università di Genova e sto investendo in questo paese anche in termini Comunque la TV professionali L’Italia ha investito tanto su di me come su tanti giovani ricordiamo che comunque l’istruzione obbligatoria per cui Tanti giovani frequentano le scuole ma come diceva precedentemente il mio collega Bisogna iniziare a capitalizzare di investimento che si fa sulle persone io ho Appunto non non ho potuto visitare la mia firma ma ci credo fer