Corteo Milano, Sala: "Pride divisivo, ma dove? Qui si unisce, non si divide"
"Oggi presenti anche a Budapest, delegazione milanese è lì"
Cronaca (Milano). "Milano crede nella libertà, perché ci crede la nostra Costituzione. E la libertà ha un solo limite: il rispetto degli altri. Rispetto che oggi non c’è sempre, né in Ungheria né in una parte della destra del nostro Paese". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, intervenendo sul palco del Milano Pride. "Proprio perché sappiamo quanto sia difficile lottare per i diritti, anche in altre realtà, una delegazione milanese è oggi a Budapest, guidata dalla presidente del Consiglio comunale, con un mio assessore e alcuni consiglieri. Milano è anche lì, a fianco di chi combatte", ha aggiunto. "Per me il Pride è questo: una lotta pacifica per cambiare il mondo in meglio. Ho sentito dire tante stupidate sul Pride, la più grande è che sia divisivo. Ma dove? Qui si unisce, non si divide. Qui ci vogliamo bene". Il sindaco ha infine ricordato il ruolo dei primi cittadini nelle battaglie civili: "Dalle città nasce il cambiamento. Sono stati sindaci e sindache a iniziare le trascrizioni delle famiglie omogenitoriali. Noi vediamo la cittadinanza ogni giorno, non siamo sulla luna. Vediamo e sentiamo col cuore". (Sebastiana Risso/alanews)
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Grazie Milano crede della Libertà la nostra Costituzione la libertà degli altri e della libertà degli altri rispetto che oggi non c’è sempre non c’è non c’è in una destra il nostro paese la prima cosa che vorrei dirvi è che proprio perché sappiamo che non c’è che qui noi siamo i nostri diritti Sappiamo che in alcune realtà è ancora più difficile c’è una delegazione milanese che è che guidata dalla presidente del consiglio comunale c’è un sole che sono i consiglieri noi ti amo anche ora Per me il Pride è questo è la lotta per la libertà è una pacifica lotta per meglio il mondo Ho sentito dire tante stupidate sulla sul Pride quella più grossa è che quella più grossa è che è divisivo Ma dov’è qui non si divide nessuno qui si mette insieme tutti qui ci vogliamo tutti bene Vi pregherei Nonostante il caldo di abbracciarvi tutti io peraltro il mio striscione per cui andiamo avanti dobbiamo andare avanti per tutto il percorso che abbiamo fatto tutti i diritti che abbiamo conquistato non sono per sempre non sono definitivi e guardate che il cambiamento sono stati i sindaci Celestina che che cominciando a trascrivere a trascrivere i figli gli occhi di coppia omogenitoriale ha fatto cambiare le leggi e sono i sindaci e le sindache che sono i primi che nostro dovere perché noi vediamo la nostra cittadinanza non siamo sulla luna vediamo vediamo e sentiamo col cuore io chiudo e poi faccio una parola a ramberto però Ringraziando voi e dicendo che siete una comunità Gioiosa dinamica fantasiosa creativa Attiva energetica importante per Milano grazie