Corteo Palestina vietato, CARC: “Il 5 ottobre manifesteremo comunque a Roma”

Corteo Palestina vietato, CARC: "Il 5 ottobre manifesteremo comunque a Roma"

De Marchis: "Il ddl 1660 è già in vigore ma violeremo il divieto"

Cronaca (Roma). "Un’importante organizzazione della gioventù palestinese presente in Italia ha lanciato un appello per la mobilitazione il 5 ottobre. Come partito dei Carc abbiamo aderito immediatamente. La questura ha posto un divieto di manifestazione per quella giornata ma noi saremo comunque in piazza e facciamo appello a tutta la comunità solidale con il popolo palestinese a mobilitarsi e a violare i divieti come atto politico contro il genocidio in atto e contro il disegno di legge 1660 in via di approvazione, che appare evidente che il governo Meloni stia già promuovendo. Esortiamo tutti gli iscritti della Cgil, oggi in piazza contro il ddl 1660, a mobilitarsi per il diritto di manifestazione il 5 ottobre. I diritti si difendono praticandoli". Lo ha dichiarato in un’intervista Andrea De Marchis, dirigente nazionale del Partito dei CARC. (Fabrizio Rostelli/alanews)

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il 5 ottobre è stata anzitutto chiamato come giornata di mobilitazione Nazionale da un’importante organizzazione della della gioventù palestinese presente in Italia giovani palestinesi d’Italia nel partito dei carc da subito abbiamo dato l’adesione a questo appello dei giovani palestinesi d’Italia Immediatamente dopo che questa bella è stato diffuso sono giunte le scomuniche e gli interventi dall’alto minacciando di ieri di manifestazione e della giornata di ieri era la comunicazione giunta da parte diciamo gli uffici delle questure che vieta pone il divieto di manifestazione per la giornata del 5 ottobre e noi del partito dei carc Ad ogni modo saremo in piazza il 5 ottobre e facciamo appello a tutto il movimento di con la Palestina a mobilitarsi e a violare i divieti come atto politico di principio di Princi in difesa del popolo palestinese da un anno sottoposto a genocidio un genocidio la cui denuncia vuole essere messa sotto silenzio nel nostro paese ma anche come atto politico di lotta contro il disegno di legge 160 in via di approvazione alle gambe che ci pare evidente stiano provando e gli esponenti del governo meloni a diciamo a promuovere attraverso il divieto del 5 1 prima prova generale di applicazione Se la CGIL tutte le altre organizzazioni che oggi si mobilitano contro il DDL 16 60 vogliono essere contenti devono anzitutto mobilitarsi anche per la per il diritto di manifestazione a Roma 10 ottobre esortiamo tutti gli iscritti militanti della CGIL a chiedere alla loro organizzazione uno schieramento politico in difesa del diritto di manifestazione il 5 ottobre di nuovo i diritti si difendono praticandoli tanto più il movimento di solidarietà verso la Palestina modera i toni come richiesto dal 2000 al e come richiesto dal governo meloni tanto più tanto più avanzerà diciamo il restringimento dei suoi Maggini di agibilità politica e quant’altro tanto più D’altro canto modera nelle denunce tanto più si evita di chiamare le cose col loro nome tanto più prende piede l’intossicazione che in corso non l’hanno proposito di quello che accade in Palestina quindi crediamo sia vero l’esatto opposto Insomma chiamare le cose col loro nome denunciare nel caso appunto di come è fatto da Rubini che esiste un giornalismo complice del genocidio rivendicare la legittimità della Resistenza del Popolo palestinese a fare tutto ciò che il governo meloni ministro di polizia piantedosi vogliono imbavagliare e condizioni per un estensione e per una maggiore combattività del del movimento