Cpr, Losco (Naga): "Obiettivo del processo è far emergere che questi centri non devono esistere"
L’avvocato: "Sentenza della corte costituzionale positiva"
Cronaca (Milano). Si è svolta questo pomeriggio presso il tribunale di Milano un’udienza del processo contro Martinina Srl, l’ex-ente gestore del Cpr di via Corelli. "L’obiettivo del processo è quello di far emergere con chiarezza che questi centri non devono continuare a esistere", a parlare è Eugenio Losco, avvocato dell’associazione Naga, parte civile nel processo che vede imputati i responsabili dell’ente gestore. "Ho accolto la sentenza della Corte costituzionale in maniera positiva perché è giusto che il trattenimento sia disciplinato da una legge e non da regolamenti e provvedimenti amministrativi dei singoli prefetti. Vediamo se il Parlamento ne terrà conto" ha commentato l’avvocato a proposito della recente sentenza della Corte costituzionale sui Centri di permanenza per il rimpatrio. (Roberto Smaldore/alanews)
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è l’obiettivo del processo è quello di far emergere con chiarezza che questi centri non devono continuare a esistere perché non è che cambiando le regole come poi adesso è stato in qualche modo preventivato con la sentenza di ieri della corte costituzionale che impone al parlamento di emanare in breve tempo possibile un ordinamento che preveda con chiarezza Quali sono le modalità di trattenimento Ecco però non penso che neanche questo possa superare il problema Il problema è che non si deve permettere una detenzione di persone che non hanno commesso il reato che finiscono in questi centri semplicemente perché non sono in regola sul territorio e non hanno non hanno permesso soggiorno o l’hanno perso quindi noi parliamo Fra merger e chiaramente nel corso del dibattimento effettivamente quello che succede all’interno è quello che è successo all’interno del centro di Corelli perché quello che succede tutti i centri della norma le modalità in cui avviene la detenzione amministrativa e noi vogliamo in qualche modo Porro All’attenzione del dei consociati per convincere l’opinione pubblica e della necessità di chiudere questi centri Quindi come avete accolto la sentenza della Corte Costituzionale lo sconto in maniera in maniera positiva perché è giusto che il trattenimento sia disciplinato da una legge non da regolamenti da provvedimenti amministrativi come possono essere quelli dei singoli dei singoli Prefetti perché il trattenimento comporta una limitazione della Libertà personale e in caso di limitazione Libertà personale possono essere solo diciamo limitati attraverso un intervento legislativo Quindi è un intervento doveroso vediamo poi se effettivamente Parlamento nel racconto oggi non c’è per aperto dibattimento perché c’erano ancora due questioni preliminare la prima era quella relativa alla richiesta da parte della parte civile anche del Naga che Io rappresento di citare come responsabile civile il Ministero dell’Interno e la prefettura che ha dei controlli che deve effettuare dei controlli sulla l’andamento della gestione all’interno dei centri di detenzione a questa richiesta come era già stato fatto dal Gup udienza preliminare rigettata in quanto il tribunale ritiene che quello che chiedono la parte civile sostanzialmente si concretizzerebbe in una responsabilità autonoma e diretta della della prefettura proprio perché ho messo quei controlli che doveva effettuare Ecco questo secondo me Io mi dico che determini una una volontà da parte della procura di Milano di indagare sul punto ed eventualmente aprire un procedimento nei confronti del Ministero dell’Interno per le gravi colpe in relazione ai mancati controlli che dovevano essere effettuati all’interno del Centro Dopodiché è stata presentata una nuova proposta di patteggiamento dall’imputato forlenza che era l’amministratore di fatto della società che gestiva il centro La Martina è una richiesta diversa da quella che era già stata rigettata la fase di udienza preliminare con una pena più alta non è più prevista la sospensione condizionale della pena la pena che dovrà essere eseguita Sono state tolte le circostanze attenuanti generiche noi con una memoria ci siamo comunque opposti perché non si è tenuto conto di una serie di circostanze soprattutto del fatto che non sia stato fatto alcun tipo di risarcimento nei confronti delle persone offese e non mi riferisco alle parti civili costituite come il Naga che si sono costituite per una questione di diritto Ma soprattutto a cui gli stranieri che hanno dovuto partire dei disagi enormi nel periodo in cui sono stati trattenuti ricordiamo che le condizioni igieniche a cui erano sottoposte l’impossibilità di accedere a servizi sanitari il cibo con i vermi eccetera eccetera eccetera