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Simone #Cristicchi ha incantato il pubblico del Festival di #Sanremo 2025 con "Quando sarai piccola", un brano che è molto più di una canzone: è una lettera d’amore, un inno alla fragilità e al ciclo della vita. La canzone, scritta insieme alla compagna Amara, nasce da un’esperienza personale: la malattia della madre, colpita anni fa da un’emorragia cerebrale. Cristicchi racconta con delicatezza il momento in cui i figli diventano genitori dei propri genitori, restituendo loro l’amore ricevuto.
Musicalmente, il pezzo si distingue per l’uso di pianoforte e orchestra, evocando atmosfere intime e senza tempo. Il testo, poetico e struggente, esplora emozioni universali come la tenerezza, l’impotenza e la forza dell’amore familiare. Versi come “Quando sarai piccola ti stringerò talmente forte che non avrai paura nemmeno della morte” hanno commosso milioni di spettatori.
Ma c’è anche spazio per la critica sociale nel testo di Quando sarai piccola. Secondo Ilario Di Giovambattista c’è un aspetto di complementarità tra i nostri genitori – quando ormai sono al tramonto della loro vita – e lo Stato: "Sono di fatto una parte di welfare. Con il loro aiuto materiale, quando i figli sono in difficoltà, arrivano dove lo Stato non arriva, mettendo mano ai loro risparmi. Vi siete mai domandati in che condizioni sono i nostri anziani in questo paese? Gente che ha contribuito per anni e che si priva di tutto per aiutare i figli? Dovremmo chiedercelo. La canzone di Cristicchi ti entra dentro, se hai un minimo di sensibilità".
Qui l’editoriale VIDEO | 13 febbraio 2025
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