È morto a Milano il vignettista Giorgio Forattini; aveva 94 anni. È stato per molti anni una presenza fissa sulle pagine di Repubblica. È stato l’umorista che ha raccontato e disegnato i personaggi della Prima Repubblica: Andreotti, Craxi (spesso ritratto con la divisa mussoliniana), Pertini, Spadolini, Berlinguer ma anche Agnelli o il Papa sono stati i bersagli della sua ironia tagliente. Ma la sua matita ritrasse e «colpì» anche i protagonisti della successiva fase politica.
I suoi esordi risalgono agli inizi degli anni ’70 sulle pagine del quotidiano «Paese Sera» dove creò una striscia quotidiana.
Si diceva che una sua vignetta fosse più efficace di un editoriale nel descrivere e commentare la situazione politica. Di certo Giorgio Forattini, è stato un campione della satira, capace di divertire i lettori, ma anche di indurli a riflettere con il suo tratto inconfondibile e con il talento che gli dettava soluzioni sempre nuove per mettere alla berlina la classe dirigente. Faceva sorridere i lettori, ma a volte faceva anche arrabbiare i suoi bersagli. Soprattutto quelli di sinistra, perché di solito (ma non sempre) i democristiani, bisogna dirlo, si mostravano più tolleranti.


