🚨 Sono finito nuovamente nel mirino. Pressioni, intimidazioni, segnalazioni mirate: questa volta ho dovuto prendere una decisione difficile. Ho eliminato un video che era appena entrato in tendenze, con quasi 100.000 visualizzazioni, per evitare il rischio di strike sul canale.
Quel video conteneva la lettura di una mail intimidatoria ricevuta da un indirizzo ProtonMail, con dentro i miei dati personali: nome, cognome, targa dell’auto, indirizzo della mia famiglia. Ho mostrato quell’indirizzo, l’ho pronunciato a voce, e questo è bastato per farmi segnalare. Un cavillo. Una scusa. Ma sufficiente per YouTube a considerarlo una potenziale violazione della privacy.
Ho provato a rispondere a quella mail: l’indirizzo non esiste più. Segno che qualcuno, dopo la pubblicazione del video, lo ha cancellato. Eppure la segnalazione è arrivata lo stesso. Ecco come funziona: non importa se quell’email sia attiva o meno, mostrarla è bastato per finire sotto pressione e rischiare conseguenze pesanti.
Ho scelto la via più sicura: eliminare il video ed evitare uno strike. Non per paura, ma perché la mia missione viene prima. Perché non permetterò che minacce e cavilli fermino quello che porto avanti ogni giorno insieme a voi.
Non è solo una mia battaglia: è una battaglia per la libertà di espressione, per la possibilità di informare senza essere silenziati. Ogni passo che faccio viene analizzato, ostacolato, colpito. Ma questo significa una sola cosa: stiamo andando nella direzione giusta.
Il video integrale senza censure sarà condiviso sul mio canale Telegram, che trovate nel commento in evidenza. Io non mi fermo. Non smetterò di portare avanti la mia ricerca e di condividere la verità. Il meglio deve ancora venire.
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