Ex Ilva, Palombella (Uilm): “Governo non sa più cosa dirci, sfidano i lavoratori”

Ex Ilva, Palombella (Uilm): "Governo non sa più cosa dirci, sfidano i lavoratori"

"Non faranno lo spezzatino perché vogliono chiudere tutti gli stabilimenti"

Politica (Roma). "Quanto ottenuto oggi è oltre l’inaccettabile. Dal Governo continuano a sfidarci e a sfidare i lavoratori, noi non ci stancheremo e continueremo e spiegare le nostre ragioni e quelle della nostra comunità. Noi chiediamo rispetto del lavoro e della transizione, del passaggio tra un lavoro a ciclo integrale a carbone a un lavoro pulito, che dia dignità alla nostra comunità. Ci hanno convocato per mettere in discussione una manifestazione e poi una disdetta: non sono più in grado di raccontarci cosa vogliono fare. Il Ministro dice che ci vuole unità, noi del sindacato siamo sempre stati uniti sull’idea di salvare il lavoro. Il pericolo era lo spezzatino, e il Governo ha covato l’idea che si potessero chiudere tutti gli stabilimenti in Italia. Non c’è spezzatino, non c’è vendita a nessuno. Hanno fatto una procedura di cassa integrazione per 4500 lavoratori senza l’accordo sindacale. Noi riteniamo che sia un atto grave, perché da 2500 siamo passati a 4500 in amministrazione straordinaria. " Ha dichiarato il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, a margine dell’incontro dei sindacati metalmeccanici con Stefano Caldoro, consigliere della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per le relazioni con le parti sociali, sugli impianti siderurgici e in particolare sulla situazione di Ex Ilva. (Nicolò Morocutti/alanews)

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quanto ho tenuto oggi accettabile è di più di più di non accettabile ancora continuano a affidare aspirare soprattutto i lavoratori Continuano ancora a immaginare che lavoratori si stancheranno e prima o poi questa vertenza rientrerà nel novero di una sconfitta plateale Ma noi non ci stancheremo perché continueremo a spiegare quali sono le nostre ragioni Quali sono le ragioni di una comunità di tante di diverse comunità e le ragioni sono quelli del lavoro sono quelli del rispetto dell’ambiente sono quelli di una transizione perché la parola transizione l’abbiamo più volte annunciata ma siamo quelli che ci crediamo di più la transizione è un passaggio tra un lavoro e un altro tra un lavoro a ciclo integrale a Carbone da un lavoro invece pulito che diede vita a delle comunità chiedi anche dignità al lavoro e bene Ci hanno convocato per mettere in discussione la grande manifestazione e due giorni fa abbiamo ricevuto invece una disdetta una disdetta che ovviamente noi abbiamo capito perfettamente di che cosa si tratta non sono in grado di poterci più raccontare che cosa loro vogliono fare Ho appena letto alcune comunicazioni del ministro che dice che ci vuole unità Beh il sindacato è stato sempre unito unito in un unico intento c’è quello di salvaguardare migliaia di posti di lavoro salvaguardare Il lavoro è credendo che ci sono le possibilità per poterlo fare io sono stato uno di quelli che ho pronunciato alle vostre telecamere il fatto che il pericolo poteva essere uno spezzatino adesso il pericolo ho capito perché loro hanno detto no non faremo mai lo spezzatino perché hanno capito perfettamente e hanno trovato anche l’idea che si possa chiudere tutti gli stabilimenti presenti in Italia è vero non c’è spezzatino non c’è vendita per nessuno se continueremo così l’unico altoforno che marce che ha difficoltà nel momento in cui si chiude quell’altro forno e la chiusura totale hanno fatto una procedura di cassa integrazione per 4500 lavoratori senza accordo sindacale neanche nei momenti di grande difficoltà è stato fatto questo e noi riteniamo che sia stato un atto grave perché da 2500 se ho 4005 + 6600 dei lavoratori in amministrazione straordinaria

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