Exctinction Ribellion davanti la sede Eni: “Stop all’ecocidio e al genocidio”

Exctinction Ribellion davanti la sede Eni: "Stop all’ecocidio e al genocidio"

"Vogliamo assemblee cittadine peer decidere quali saranno gli investimenti per un futuro sostenibile"

Cronaca (Roma). Una decina di manifestanti appartenenti ad Extinction Ribellion hanno protestato davanti la sede dell’Eni all’Eur contro la guerra a Gaza e gli interessi della società di gas e petrolio nel Medio Oriente. "Siamo qui a dire stop ecocidio e al genocidio. Siamo stanche di un’azienda che investe nel fossile e finanzia una guerra in Palestina, che depreda i territori palestinesi. Eni è finanziata al 30% dal governo italiano e noi rivendichiamo il nostro diritto democratico di potere decisionale su come vengono investiti i nostri soldi. Vogliamo delle assemblee cittadine dove decidere insieme quali saranno gli investimenti per un futuro sostenibile", afferma una militante di Extinction Ribellion. (Marco Vesperini/alanews)

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YouTube il governo che sta abusando di un raggio bellico per nascondere le proprie malefatte e quelle delle aziende in cui investe aspettare O fingere che questa verità non esista vogliamo ora l’istituzione che assemblea per decidere insieme come investire i fondi tutte e tutti noi non solo della classe dirigente Allora siamo qui da sola Se vieni a dire stop ecocidio stop genocidio siamo stanchi delle menzogne di un’azienda che investe nel fossile che investe e finanzia la guerra in Palestina che dovrebbe territorie che genere è così mi distrugge l’ecosistema la mia fidanzata al 30% dal governo italiano e in questo oggi ci sono anche le nostre tasse e noi rivendichiamo il nostro diritto Democratico ad essere responsabili e ad avere potere di ghali su come l’amore messaggi nostri soldi non vogliamo più che vengono investiti per le operazioni di questo tipo per avere una vera transizione qua vogliamo delle assemblee cittadine dove decidere insieme quali saranno gli investimenti per un futuro sostenibile non potete nascondervi ancora pensione e finzione fiore repressione