Fine vita, Cappato: "Governo vuole restringere i parametri di accesso"
Lo ha detto inaugurando la raccolta firme per legge popolare ‘EutanaSia Legale’
Politica (Milano). "L’aiuto alla morte volontaria è già legale in Italia da 7 anni, c’è chi come il governo ora vuole restringere e cancellare questo diritto. Noi, come associazione Luca Coscioni, vogliamo estenderlo con questa proposta di legge e di iniziativa popolare per la legalizzazione dell’eutanasia, perché si possa essere aiutati anche da un medico e perché possano accedervi anche le persone che non sono dipendenti da trattamenti sanitari. Le persone che condividono questa proposta hanno tempo ora fino al 15 luglio per sottoscrivere questa legge di iniziativa popolare per l’eutanasia legale e servono 50.000 persone per depositarla in Parlamento". Così Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, ha inaugurato oggi a Milano, in piazza XXV Aprile (zona Garibaldi), la campagna di raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare ‘EutanaSia Legale’. "Da molti anni non stiamo solo raccogliendo le firme, insieme a altre 13 persone siamo o processati a Como o indagati per le disobbedienze civili sull’aiuto alla morte volontaria. L’8 luglio la Corte Costituzionale dovrà decidere sull’eutanasia per mano di un medico sulla richiesta del paziente, quindi noi continuiamo ogni iniziativa possibile, legge di iniziativa popolare, raccolta firme, raccolta firme nelle regioni, disobbedienze civili e ricorsi giudiziari", ha aggiunto Cappato. "Il Governo ha una volontà politica espressa dalla proposta di legge circolata sui media che è quella di cancellare i diritti esistenti facendo fuori il ruolo del sistema sanitario nazionale, restringendo le possibilità, per esempio, impedendo ai malati dipendenti da assistenza sanitaria di accedere all’aiuto alla morte volontaria, creando tempistiche e procedure impossibili per fare rispettare quel diritto e creando un comitato etico nazionale di norma governativa che sarà riempito dai loro amici per bocciare ogni tipo di richiesta", ha sottolineato in conclusione. (Riccardo Sciannimanico/alanews)
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l’aiuto alla morte volontaria è già legale in Italia da 7 anni c’è chi come il governo ora vuole restringere cancellare questo diritto noi come associazione Coscioni vogliamo estenderlo con questa proposta di legge di iniziativa Popolare per la legalizzazione dell’eutanasia perché si possa essere Aiutati anche da un medico e perché possono accedervi anche le persone che non sono dipendenti da trattamenti sanitari le persone che condividono questa proposta hanno tempo ora fino 15 luglio per sottoscrivere questa legge d’iniziativa Popolare per l’eutanasia legale servono 50000 persone per depositare in Parlamento da molti anni non siamo solo raccogliendo le firme insieme altre 13 persone siamo o processati a Como o indagati per le disobbedienze civili sull’aiuto alla morte volontaria al 8 luglio la Corte Costituzionale Dovrà decidere sulle via per mano di medico sulla richiesta del paziente quindi noi continuiamo ogni iniziativa possibile legge di iniziativa Popolare raccolta firme raccolta firme nelle regioni di scienze civili e ricorsi giudiziari ci sono malati che preferiscono non procedere alla sedazione profonda che può durare anche molti giorni e quindi preferiscono il ricorso all’aiuto morte volontaria con un farmaco letale che dura pochi minuti lo dovrebbe chiedere per esempio ai parenti dell’ex presidente dell’Emilia Romagna Laforgia che dopo due giorni e mezzo di sedazione si è svegliato perché la situazione non era andata bene il governo ha una volontà politica espressa dalla proposta di legge circolata sui media che quella di cancellare i diritti esistenti facendo fuori il ruolo del sistema sanitario nazionale restringendo le possibilità per esempio ai malati i dipendenti di assistenza sanitaria e di accedere all’aiuto alla morte volontaria creando tempistiche e procedure il possibili per fare rispettare quel diritto e creano comitato etico nazionale di governativa che Sara ha riempito dei loro amici per bocciare ogni tipo di richiesta il principio di fondo è fare fuori il Servizio Sanitario Nazionale perché hanno constatato che ormai l’aiuto medico la morte volontaria sta iniziando a funzionare Questa è la prima preoccupazione La seconda è restringere nel modo più stretto possibile l’accesso a questo aiuto cambiando i criteri definiti dalla Corte Costituzionale e restringendo quindi i parametri per poter accedere