Fine vita, sit-in davanti al consiglio regionale toscano. Brandi: "Più cure palliative"
Il presidente di Pro Vita e Famiglia: "Non c’è bisogno di legge che spinge al suicidio"
Cronaca (Firenze). Davanti alla sede del Consiglio regionale toscano è stata organizzata una protesta contro la legge sul fine vita approvata lo scorso mese di gennaio. Il partito Firenze Vera insieme all’associazione Pro Vita e Famiglia onlus hanno dato via al sit-in per contestare la legge che disciplina il suicidio medicalmente assistito e chiedere maggiori fondi per le cure palliative. Toni Brandi, presidente di Pro Vita e Famiglia onlus: "Con tutti i problemi che abbiamo, col 77% delle persone che non hanno accesso alle cure palliative, con i suicidi sociali che aumentano, quale è la responsabilità di uno Stato civile, facilitare il suicidio o prevenirlo? La morte non è libertà, è una scorciatoia fatale per eliminare le sofferenze e la disperazione. Io spero che i consiglieri toscani e i politici italiani lo capiscno. La morte è un male, la vita è un bene. Siamo qui per dire no a una legge che aiuta i cittadini a suicidarsi. Spingerà malati, persone sole lasciate senza cure e assistenza a preferire la morte alla vita. Sono 12 i paesi che hanno legiferato in tal senso. Vogliamo essere il 13esimo paese? Inoltre il consiglio regionale si è arrogato delle competenze che non riguardano la regione. In Italia soltanto il 23% dei malati adulti aventi diritto alle cure palliative ne ha accesso. E i bambini solo tra il 15 e il 18%". (Emanuele De Lucia/alanews)
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No perché Perché i poveri vengono gli europei povere viene offerto il suicidio assistito con tutti i problemi che abbiamo 77% delle persone che non hanno accesso alle cure palliative con i suicidi sociali come richiamano che aumentano su tutto fra i giovani Qual è la sponsabilità dimostrato civile facilitare il suicidio o invece cercare di prevenirlo uccidere insofferente o lenire la sofferenza vorrei aggiungere anche che bisogna stare molto attento a al disegno di società che c’è dietro a questi cambiamenti legislativi Perché i re spingono su estremi casi drammatici isolati per portare un cambiamento generale che riguarda tutti ma lei le eccezioni non può fare la regola la morte non è libertà la morte Una Fuga dalla realtà è una scorciatoia fatale per eliminare le sofferenze la disperazione e questo che gli ho Spero i consiglieri toscani e i politici italiani capiscono La morte è un male la vita è un bene siamo qui oggi appunto per per dire no a una legge che aiuta i cittadini a suicidarsi E questa legge spingerà malati anziani e persone sole lasciate senza cure ed assistenza a preferire la morte piuttosto che la vita questo lo possiamo fermare perché in quei pochissimi paesi al mondo solo 12 su 194 anno che hanno legiferato sull’eutanasia sito Queste cose succedono molto spesso e inoltre il consiglio regionale Sì appunto arrogato delle competenze che non riguardano la regione ma forse lo scandalo principale è il fatto che in Italia oggi solamente il 23% dei malati adulti aventi diritto alle cure palliative ne ha accesso e per i bambini malati pediatrici solamente dal 15 al 18% questi sono dati ufficiali non viviamo come si può risparmiare quando sono in gioco le vite delle persone È chiaro che se una persona anziana malata senza cure senza assistenza da solo cercherà sempre di più la morte e questo è quello che è successo sta succedendo Ma sottolineo 12 paesi 194 vuole l’Italia essere il tredicesimo paese quando la coscienza collettiva mondiale non legifera sulla morte contraria alla morte