Fondazione Santa Lucia, presidio al Mimit
Sindacati e lavoratori chiedono una soluzione definitiva o sciopero il 12 settembre
Politica (Roma).
Presidio al Mimit in via Molise a Roma di sindacati e lavoratori della Fondazione Santa Lucia. L’obiettivo comune delle sigle sindacali è di salvaguardare continuità assistenziale alla popolazione e lavorativa agli 800 dipendenti. "La proprietà faccia un passo indietro pretendiamo servizio pubblico, certezza per i lavoratori e si continui a erogare il servizio alla cittadinanza" dichiara Roberto Cicerchia (Cisl Fp). "Non chiudere il Santa Lucia è l’obiettivo minimale, occorre mantenere eccellenza per la cittadinanza, chiediamo il pubblico nella gestione per garantire continuità di ricerca, assistenza e posti di lavoro" Le parole di Alberto Civita (Uil). "Questa fondazione non può essere in mano a speculazione privata. Mobilitazione ci ha dato forza per salvare istituzione, se così non sarà sciopero prossimo 12 settembre" chiude Natale Di Cola (Cgil) (Pasquale Luigi Pellicone/alanews)
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salvare il Santa Lucia è assolutamente indispensabile una struttura di eccellenza nazionale per la neuroriabilitazione prenderò scienze un sito di ricerca che ha bisogno assolutamente le soluzioni come stanno facendo con Bergamo per dare seguito e continuità assistenziale e anche lavorativa noi presentiamo gli 800 dipendenti abbiano certezza che continueranno a svolgere le funzioni che stanno svolgendo un importante importante per quanto riguarda la cittadinanza Chiediamo la propria di fare un passo indietro perché ricordiamo La proprietà che una vendita libera di questa struttura è comunque da ricondurre anche a quello è un accreditamento che servizio telaio Nazionale deve deve fare questo Chiederemo infatti alla regione Lazio vogliamo che il Santa Lucia si è salvato E continui a fare un servizio pubblico per la cittadinanza ci sono posti di lavoro a rischio ci sono sicuramente delle preoccupazioni rispetto ai livelli occupazionali che devono essere mantenuti ci sono preoccupazioni rispetto al mantenimento dei livelli salariali ci sono preoccupazioni per il stipendi Tra l’altro abbiamo preoccupazione del fatto che gli 11 milioni che col decreto Omnibus il governo ha responsabilmente affidato al Santa Lucia non è per quello che è realmente necessario fare pagare gli stipendi dipendenti acquistati i farmaci pagare i fornitori questo per noi è inaccettabile proseguiremo nella lotta abbiamo già fissato degli scioperi e faremo anche altri Alberto silica segretario generale della UIL di Roma e del Lazio non chiudere il Santa Lucia è un obiettivo Ho necessità diciamo L’obiettivo minimale non quello che dobbiamo fare e mantenere la qualità mantenendo e l’eccellenza mantenere i posti di lavoro e riuscire a mantenere questo servizio per la cittadinanza Quali sono le vostre richieste quella di un intervento pubblico che entri nel merito della gestione del Santa Lucia e quindi ti ha garanzia di continuità sia per la parte assistenziale sia per la ricerca si aveva continuità dei passi di lavoro si era l’assistenza Natale di gola segretario generale CGIL Roma e Lazio qui per il santo Lucia una fondazione che non deve chiudere Oggi è un incontro fondamentale Dove ci aspettiamo di avere risposte la proprietà si fermi e torni indietro sulle scelte unilaterali e la il Governo è la regione e dopo gli annunci facciano fatti la mobilitazione di ieri ci ha dato grande forza Speriamo di salvare Questa istituzione sì che riguarda sia il lavoro che i servizi e se così non sarà nei prossimi giorni continuerei ma è già al prossimo 12 settembre ci sarà uno sciopero questo è un’istituzione fondamentale che dal lavoro a 800 persone servizi a migliaia di cittadini e non può essere in mano delle speculazioni dei privati serve il governo pubblico e rilancio di un’istituzione che patrimonio di tutta la città
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