Giacomo Poretti e Daniela Cristofori prof della Cattolica di Milano: “Tutti dovrebbero fare teatro”

Giacomo Poretti e Daniela Cristofori prof della Cattolica di Milano: "Tutti dovrebbero fare teatro"

I due attori, lei anche psicoterapeuta, terranno un corso universitario sull’empatia

Spettacolo (Milano). L’attore Giacomo Poretti e l’attrice e psicoterapeuta Daniela Cristofori, insieme sul palco e nel privato, terranno in autunno un corso di alta formazione dal nome "Competenze relazionali: gli strumenti del teatro", in collaborazione con l’Università Cattolica di Milano. Insieme con la docente Annella Bartolomeo, i due hanno spiegato com’è nato e in che cosa consiste il corso, che formerà 25 professionisti nell’ambito della "cura" con lezioni operative e un laboratorio teatrale, per un totale di cinque incontri e di uno spettacolo finale. Poretti e Cristofori sono inoltre stati interpellati riguardo alla recente analisi sociale di Crepet, che ha parlato di "genitori zombie e figli anestetizzati", concludendo che, "come dovrebbe essere per la figura dello/a psicologo/a, anche il teatro dovrebbero farlo tutti". (Riccardo Sciannimanico/alanews)

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il progetto nasce da una volontà nostra da quando abbiamo cominciato a lavorare insieme a scrivere spettacolo Insieme soprattutto dalla possibilità di avere uno spazio fisico un teatro dove poter coniugare queste due anime e la psicologia e il teatro arricchendo una arricchendo l’altra e quindi da una collaborazione con l’Università Cattolica è nato questo progetto questa voglia di rivolgersi soprattutto a chi la cura nell’ambito della della cura e quindi spesso si trova magari impreparato ho anche un po’ in affanno di energie il teatro riesce a liberare magicamente aspetti di noi che normalmente non prendiamo in considerazione e perché viviamo in un mondo dove tutto deve essere Uffi efficiente con è organizzato e quindi la fantasia l’immaginazione hanno vita un po’ poco spazio prevede 5 incontri e più un evento finale e avremo come docenti Università Cattolica nella direzione professoressa Io sono nella Bartolomeo e Federica biassoni che sono lezioni teoriche ma in realtà con un taglio pratico-operativo e insieme a Daniela Cristofori e poi il laboratorio analisi incontrino per cui saremo in ogni giornata un inizio della proponiamo un tema specifico quindi Partiremo con la relazione d’aiuto la professoressa che si occupa di questo gruppo e poi il lavoro teatrale della giornata ulteriormente poi Chiederemo di poter svolgere una riflessione su come questi nella loro professionalità vanno a essere prodotti noi avremo poi anche la presenza di questi incontri in modo che tutte queste parti si era un po’ il numero dei partecipanti è 25 condivido l’analisi di Paolo poi non so se effettivamente gli unici responsabili sia i genitori certo le famiglie hanno responsabilità educative come ce l’ha tutta la società è vero che viviamo in una società dove apparentemente i sentimenti sono anestetizzati perché vengono Vissuti in un modo particolare si sa e addirittura e sono delle volte sembra che siamo anaffettivi però queste cose non si possono sorprendere fino in fondo i sentimenti ed esplodono magari malauguratamente con violenza perché il sentimento non può essere represso deve essere educati incanalato e io forse non mi sento proprio di imputare totalmente ai genitori di questa incapacità di educare i figli all’empatia sappiamo tutti che L’invenzione degli smartphone a semplificato da un certo punto di vista la vita a i genitori perché spesso vengono utilizzati i nostri smartphone come baby-sitter gratuita è disponibile in qualunque momento il teatro dovrebbe essere esteso a più persone possibili dovrebbe far parte esco nome del percorso di studi Noi siamo abituati a vivere la psicologia egli rivolge allo psicologo solo quando siamo disturbati ho corretto questo approccio Però diciamo che allargando la possibilità di approccio e sarebbe sempre buona cosa avere un riferimento un maestro teatro è stato già detto prima ragione perfettamente Daniele che tutti qua dovremmo farlo considerando non solo come aspetto di gioco senza metterci in testa di fare gli attori e farla diventare una professione