Giornata Internazionale Aborto Sicuro, Cappato: “Abbiamo raccolto 597mila firme”

Giornata Internazionale Aborto Sicuro, Cappato: "Abbiamo raccolto 597mila firme"

Associazione Luca Coscioni in San Babila con "My Voice My Choice"

Politica (Milano). In occasione della Giornata internazionale per l’Aborto sicuro, l’Associazione Luca Coscioni ha portato in piazza San Babila a Milano la campagna ‘My Voice My Choice’. Si tratta della più grande mobilitazione europea sul tema. "Iniziativa dei cittadini europei per garantire in tutta Europa il diritto all’aborto sicuro. Per noi Europa deve diventare spazio di diritti e libertà. Se riusciremo a raccogliere 1mln firme la Commissione Europea sarà obbligata a rispondere. Sono state raccolte già 597mila firme. Persone sanno che aborto clandestino è soluzione peggiore" ha dichiarato Marco Cappato, Tesoriere dell’Associazione. "Tassi di obiezione di coscienza superano 60%, in alcune regioni 80%. Legge 194 va rivista, tanti paesi d’Europa permettono di abortire fino alla 14ma settimana, in Italia aborto farmacologico è ancora tabù nonostante sia metodo sicuro" ha poi aggiunto l’avvocato Giulia Crivellini, membro di Giunta dell’Associazione. (Riccardo Sciannimanico/alanews)

—- Trascrizione generata automaticamente —-
No non è un gioco mi si attiva dei cittadini europei per garantire in tutta Europa il diritto all’aborto al sicuro c’è chi vorrebbe un Europa Dio Patria e Famiglia per togliere le libertà individuali per noi invece l’Europa deve diventare uno spazio di diritti e di libertà e quindi se riusciremo a raccogliere un milione di firme per questa proposta my voice match Voice La Commissione Europea sarà obbligata a rispondere la proposta di sostenere economicamente quelle donne che vivono in paesi dove l’aborto è proibito ostacolato e sono costrette andare all’estero per averle garantito questo diritto sono state raccolte già 597 mila quindi quasi 600 Mila agente sul diritto a un aborto al sicuro è d’accordo anche perché le persone sanno che l’alternativa cioè l’aborto clandestino che mette a rischio anche la vita della donna è una soluzione molto peggiore e quindi è una paura che a un certo ceto politico magari per i buoni rapporti da tenere con il Vaticano non si ascolta a sufficienza un’esigenza che viene dalla società e che ormai la gente non è più disposta a mettere in gioco e invece come abbiamo visto negli Stati Uniti d’America dove si è tornata indietro sull’aborto le libertà non sono mai conquistate per sempre bisogna sempre impegnarsi per farle in Italia Abbiamo una legge la legge 194 del 1978 fu una grande conquista ma oggi non ci basta più è possibile abortire in Italia sempre entro i 90 giorni e in casi particolari anche dopo Ma le restrizioni all’interno della legge restano ancora tantissime Pensa te pensiamo che i tassi di obiezione di coscienza In Italia superano il 60% in Alcune regioni toccano l’ottanta ho il 90% e questo è consentito dalla legge e non ci sono sufficienti controlli o sanzioni per bilanciare i diritti oppure ci sono restrizioni ancora per quanto riguarda le donne le ragazze minorenni ho ancora una volta sempre in materia di obiezione di coscienza la possibilità per tutto il personale medico di esercitare obiezione di coscienza quando invece ci sono alcune categorie come gli anestesisti o altri che non si capisce perché dovrebbero obiettare che il periodo di giorni in realtà andrebbe rivisto tantissimi paesi d’Europa prevedono la possibilità di abortire liberamente fino a quando il feto l’embrione non ha vita autonoma e comunque in in fase avanzata o ho tantissimi paesi d’Europa fino alla quattordicesima settimana Quindi l’Italia su questo è rimasto indietro è rimasto indietro anche ad esempio per quanto riguarda le tecniche abortive l’aborto farmacologico in Italia è ancora un tabù si pratica ancora troppo poco e ci sono addirittura regioni che lo ostacolano apertamente quando le linee guida internazionali ci dicono che è un metodo sicuro ed efficace