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Giorno della memoria, Abodi: “Vogliamo che la Segre non sia preoccupata, sensibilità non svanirà”

Giorno della memoria, Abodi: "Vogliamo che la Segre non sia preoccupata, sensibilità non svanirà"

Su Auschwitz: "Ogni anno un viaggio, sport e giovani si misurino con la propria coscienza"

Politica (Roma). "Quello che ha vissuto la senatrice non si può immaginare, cercheremo si smentire la sua preoccupazione su una sensibilità che svanisca nel tempo. Teniamo molto alle azioni concrete questa giornata è un impegno di continuità e sinergie all’alfabetizzazione culturale. L’obiettivo finale deve essere la pace e il rispetto e per arrivarci serve un lavoro costante. Non ci si infili fra le pieghe delle istituzioni per far passare linguaggi da non accompagnare. Le lacune non possono essere risolte con un viaggio. Ogni anno visite e riflessioni con il sistema sportivo e i giovani si misuri con la propria coscienza in modo ampio e diffuso. Voglio che questo impegno abbia continuità al di là delle espressioni politiche che rappresentiamo". Lo ha dichiarato il ministro dello Sport e i giovani Andrea Abodi nella sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. (Pasquale Luigi Pellicone/alanews)

Trascrizione generata automaticamente

quello che ha vissuto la senatrice e tutti coloro che hanno vissuto quella esperienza non potremmo mai immaginare il nostro interno quello dobbiamo dire l’ho detto mi auguro in maniera chiara e che noi cercheremo di smentire la senatrice nella sua preoccupazione che questa sensibilità si perda nel tempo è che la memoria non mantenga nel tempo l’importanza alla quale Invece noi teniamo molto quindi vicinanza e solidarietà ma quello che conta sono le azioni concrete perché altrimenti rischiamo di essere cometa che in questa giornata esprimono solidarietà e poi però domani è un’altro giorno e l’impegno del governo Da questo punto di vista la testimonianza di una continuità e soprattutto di una collaborazione e di tante discipline diverse che concorrono a quella che io chiamo alfabetizzazione culturale e non ne abbiamo parlato ma io penso che l’obiettivo finale vero di una giornata come questa sia in ogni caso sempre ovunque la pace e il rispetto per arrivarci c’è bisogno di un lavoro costante anche in qualche maniera lì di fronte alle difficoltà che non devono scoraggiare e ed è un tema di alleanze tra istituzioni in primo luogo perché non ci si infila piedi delle istituzioni e piccole differenze per poter trovare delle giustificazioni rispetto a comportamenti e linguaggi che non possono essere né compresi e accompagnati totalmente ampie lacune che non possiamo di risolverle anche per ognuno di noi con un viaggio dobbiamo finché avrò questa responsabilità Ogni anno ci sarà modo di fare una visita e fare delle riflessioni farlo insieme e cercare di fare in modo che il sistema sportivo che Altromondo molto articolato che che non abbiamo soddisfatto con 100 presenze possa comunque misurarsi con la propria coscienza nel modo più ampio profondo uso possibile quindi il prossimo anno torneremo con gli sportivi e quello dopo torneremo con i giovani c’è un lavoro infinito da fare la mia preoccupazione semplicemente fare in modo che quando lascerò il mio incarico chi verrà dopo dopo di me possa proseguire perché credo che tutto questo nostro impegno abbia bisogno di continuità Al di là poi delle espressioni politiche che rappresentiamo