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Giorno della memoria, Di Segni (Ucei): “Con Anpi nessuno strappo, ma appello alla coerenza”

Giorno della memoria, Di Segni (Ucei): "Con Anpi nessuno strappo, ma appello alla coerenza"

"Capire se quanto accaduto, sta accadendo di nuovo, vi sono segnali preoccupanti di antisemitismo"

Politica (Roma ). "Giorno dedicato alla memoria autentica di cosa è successo. Occorre capire se quanto accaduto allora sta accadendo di nuovo, vi sono segnali preoccupanti di antisemitismo, ma anche forme velate e ingenue di messaggi di odio che arrivano dall’esterno. La vera sfida è come difendere la libertà dopo la liberazione. Con l’Anpi non è uno strappo, ma un appello alla coerenza. Non si può omaggiare la memoria e dopo un minuto parlare di genocidio verso i palestinesi. Usare la parola crimini di guerra su uno stato, significa non aver compreso il termine corretto di memoria. Questo tema riguarda alcune sezioni in particolare. A Milano il 25 aprile non si inneggiava alla liberazione dell’Italia ma al genocidio, questo non è un 25 aprile, a ciascuno il suo contesto, compreso il popolo palestinese". Lo ha dichiarato Noemi Di Segni, Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane nella sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. (Pasquale Luigi Pellicone/alanews)

Trascrizione generata automaticamente

Sì abbiamo voluto nell’occasione di un giorno così pesante importante faticoso che dedicato anzitutto ad omaggiare il ricordo di termina oltre 6 milioni oltre un milione e mezzo di bambini quindi la memoria autentica di quello che è successo ma la scelta importante insieme al governo è stata quella di abbinare a questa giornata l’approfondimento sulla strategia per contrastare l’antisemitismo e quindi essere in grado di dare una tua azione questa memoria e capire se quello che abbiamo vissuto Allora sta accadendo di nuovo ci sono segnali ovviamente molto preoccupanti di antisemitismo di minacce fisiche di violenza alla vita quotidiana ma anche forme molto Velate molto ingenuo di di recepimento di messaggi di odio che arrivano dall’esterno è la vera domanda è la vera sfida e come l’Italia come l’Europa difende le libertà che dopo la liberazione riuscita a Costituzione alizzare a sviluppare a rendere come presidi sa che noi diamo forse per scontato cose Liberazione A proposito di antisemitismo come ha vissuto questo strappo consumato con lampi Allora non è uno strappo con lampi ma sono mette bene in evidenza e rivolgere alampi una appello alla coerenza non si può da un lato o mangiare la memoria dare attenzione fare veramente con molto senso di dovere un appello di memoria ma poi dopo un minuto dire che in Israele Si commette un genio video e verso Gazza verso i palestinesi e queste due cose che non vanno insieme perché usare la parola genocidio crimini di guerra su un governo o su uno stato vuol dire che quella parola memoria non l’abbiamo saputa comprendere nel modo corretto quindi o si fa memoria o non si fa memoria allora il tema con lampi e un tema di coerenza e riguarda il Nazionale Ma riguarda alcune sezioni in particolari il 25 aprile su Milano l’abbiamo visto una piazza che Giada alla Liberazione dell’Italia dal nazifascismo alla Liberazione da Israele del genocidio di Israele al popolo palestinese non è un 25 Aprile allora A ciascuno il suo contesto a ciascuno l’attenzione che merita per la serietà dei temi per il dolore per la complessità preso il popolo palestinese che sia un attenzione che non distrarre del giorno della memoria