Il ferroviere sopravvissuto alla strage: “Avevo intorno cadaveri, di notte mi chiedo: perché io no?”

Roberto Castaldo, milanese, il 2 agosto 1980 era il conduttore dell’Adrian express Ancona -Basilea. Il treno, che aveva 50 minuti di ritardo, era fermo al binario 1, ma alle 10.25 era pronto a partire. Fu allora però che avvenne l’esplosione: "Vidi fiamme gialle e arancioni uscire dalla porta". Roberto si salvò, grazie a "un angelo, con la camicia bianca". Ma da allora le scene a cui ha assistito, i cadaveri così come le domande sul perchè  lui si è salvato e gli altri no, lo tormentano e gli vengono a fare visita anche di notte. "Noi sopravvissuti siamo seguiti ancora dai medici", confida. "Ed è una cosa che accomuna molte vittime del terrorismo". di Alessandra Arini