IL GRANDE RITORNO DI SGARBI AL SENATO ▷ “PREFERISCO MORIRE DI COVID CHE SPERANZA TRA I CO***ONI

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"Io mi tengo lontano da queste conferenze. Sono per nostalgici. Quel periodo è finito – almeno pare- #Speranza è sparito". Con l’ironia che lo contraddistingue Vittorio #Sgarbi torna a pungere il secondo Governo a trazione #Conte.
Il riferimento è ovviamente a quanto accaduto nel 2020: su queste frequenze, ma anche in Aula, abbiamo assistito a battaglie spartane da parte del critico d’arte, che più di tutti si oppose – dialetticamente e praticamente – a quel governo.
Oltre ai diversi richiami alla #Camera per la mascherina (sulle quali in proposito ci sono studi interessanti) ricordiamo la collaborazione con il movimento "Io Apro", "colpevole" di aprire locali di sera in barba al coprifuoco dopo mesi di chiusure forzate e Ristori mai arrivati dal governo.
"Portavo #mascherine vecchie di trenta giorni e non sono neanche morto, pensate. Ho trovato quel periodo insopportabile. Feci di tutto per violare ogni costrizione. Ricordo che la sera mandavo le lampeggianti ovunque, i parlamentari possono farlo. Poi dissero che era molto più facile la trasmissione del virus al chiuso che all’aperto. Arrivò questa notizia dall’alto. E allora perché fare il coprifuoco? Parlavano a caso!"

"Devo dire", continua Sgarbi, "che ho goduto quando è finita. Pensavo che il #Parlamento fosse un luogo perfetto per morire, no? Tutti assembrati e provenienti da diversi luoghi. Invece non è morto nessuno, nessun malato grave. L’altro giorno ho incontrato una persona con la mascherina: "Ho il cancro", dice. Ma perché te la metti? Io l’ho avuto un cancro e non la mettevo".
Poi il commento piccato sui provvedimenti del governo, di cui tanto si sta parlando nelle Procure in questi giorni: "Se il Covid era così grave – temo lo sia stato – le misure adottate penso fossero ancora più gravi, perché hanno fatto di tutto per aumentarne gli effetti e i disagi. Tutto quello che si poteva fare di peggio per peggiorare la situazione l’ha fatto quel governo".

Non poteva mancare la frecciata all’avversario politico del biennio: "Io preferisco morire di Covid che avere Speranza in mezzo ai co***oni. Non fatemelo più vedere".

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