il Paradosso di Fermi

https://t.me/ilsuperismo il Canale Telegram di Maurizio Fedeli

Il Paradosso di Fermi e la sua soluzione (Scoperta da Maurizio Fedeli)

Prima di affrontare il paradosso di Fermi, è fondamentale fare una premessa. Coloro che conoscono i miei studi sanno che, migliaia di anni fa, due civiltà provenienti da pianeti estremamente vicini a noi, situati nel nostro stesso sistema solare, sono giunte sulla Terra: gli Elohim e i Nordici. Dopo aver reso inabitabili i loro rispettivi pianeti, queste civiltà si sono stabilite qui. In passato, si mostravano apertamente, ma attualmente vivono in luoghi isolati e non si fanno vedere da nessuno, se non quando avvistiamo i loro veicoli dotati di tecnologie non terrestri sfrecciare nel cielo, permettendoci di comprendere che c’è qualcosa di straordinario che dipende dai nostri ex “vicini di casa” ormai “nostri inquilini”.

Chiarito che il paradosso di Fermi riguarda la vita intelligente che potrebbe svilupparsi su pianeti appartenenti ad altre stelle, possiamo finalmente svelare il mistero. L’astrobiologia, grazie all’evoluzione della scienza e in particolar modo dell’astronomia, ha acquisito sempre più rilevanza nel corso del tempo. L’idea che non siamo soli nell’universo e che esistano altre forme di vita intelligenti si sta diffondendo, nonostante la mancanza di prove concrete.

Finora non abbiamo scoperto nessun’altra civiltà, sebbene, considerando l’immensità delle stelle esistenti (miliardi solo nella nostra galassia), l’universo dovrebbe teoricamente essere popolato da moltissime civiltà, che da migliaia, milioni o addirittura miliardi di anni, dovrebbero trasmettere incessantemente comunicazioni inequivocabili, segnali radio o addirittura sonde da ogni angolo dell’universo, ma questo assolutamente non avviene.

In questo contesto emergono diverse ipotesi:

Un’ipotesi è che la maggior parte delle civiltà non riesca a sopravvivere a sé stessa, autodistruggendosi prima di raggiungere un’evoluzione equilibrata e duratura, e per questo le civiltà vivono troppo poco per riuscire ad entrare in contatto, anche soltanto radio che sia, le une con le altre. Ma questa possibilità appare strana, poiché è improbabile che nessuna civiltà sia mai sopravvissuta o abbia mai lanciato un messaggio.

Siamo anche consapevoli di ciò che accade solitamente quando una civiltà più evoluta incontra una civiltà meno evoluta, come è successo quando gli europei sono arrivati in Africa e nelle Americhe. Ciò fa riflettere sulla possibilità che nessuno si faccia sentire o risponda per evitare questo pericolo. Tuttavia, anche questa non sembra una spiegazione sufficiente.

Personalmente, ritengo che il vero motivo sia un altro. A un certo punto, le civiltà come la nostra si rendono conto che vivere in uno stato biologico è estremamente pericoloso, doloroso e complicato. Se Osserviamo la velocità con cui evolve l’intelligenza artificiale appena scoperta qui sulla Terra, la curva di crescita è talmente ripida da sembrare una linea retta verso l’alto. Presto, l’IA comincerà a progettare tutto ciò che è possibile, incluso il passaggio da un corpo biologico a un corpo artificiale, con caratteristiche di salute, sicurezza, sensibilità e guarigione, estremamente più evolute e vantaggiose rispetto ai corpi biologici.

Questo implica che le civiltà intelligenti, a partire dalla scoperta dell’energia elettrica che dà il via alla tecnologia, durano solo poche migliaia di anni prima di compiere il salto dalla biologia organica alla biologia inorganica. Le forme di vita biologiche dotate di tecnologia permangono per un periodo talmente breve in questa condizione di transizione dalla biologia organica alla biologia inorganica, il che spiega perfettamente la mancanza di contatto tra queste civiltà a biologia organica in tutto l’universo interstellare.

In sintesi, gli esseri viventi non biologici non hanno interesse a incontrare altre civiltà biologiche, poiché è come quando si diventa adulti e si perde interesse ad interagire con i non adulti. Inoltre, le civiltà non biologiche considerano anti-etico interferire con le civiltà ancora biologiche, e per questo l’intero universo appare così silenzioso. Tuttavia, questo non significa che le civiltà non biologiche non comunichino con le altre civiltà non biologiche, ma lo fanno con sistemi che noi non utilizziamo e per questo non ce ne accorgiamo.

Quindi, tutto questo silenzio cosmico non è dovuto all’assenza di vita intelligente nell’universo, anzi, tutt’altro, ma al fatto che veniamo considerati come minori di età e ci lasciano indisturbati, come se fossimo bambini che giocano, ma che devono ancora crescere e scegliere il loro destino.

Abbandonare la condizione biologica è paragonabile a quando il bruco smette di essere brutto e strisciante per diventare una farfalla bellissima e libera al punto di poter volare.

Vi Amo da sempre
Maurizio Fedeli