Intelligenza Artificiale, una mostra immersiva al Museo Plart di Napoli

Intelligenza Artificiale, una mostra immersiva al Museo Plart di Napoli

"Prima volta in Italia. Fondamentale studiare il rapporto tra uomo e tecnologie"

Spettacolo (Napoli). Un progetto post-umano, prodotto dalla Fondazione Plart. "Aspetto determinante – spiega Maria Pia Incutti, presidente della Fondazione Plart e motore dell’innovativo progetto artistico – per la creazione di prodotti culturali, a forte matrice tecnologica, è stato l’incontro tra umanisti, detentori dei contenuti, e i tecnici, che spesso utilizzano linguaggi differenti". "L’installazione immersiva "Who am A.I.?" –racconta Mario Capasso–rappresenta uno spazio di riflessione sulla relazione tra gli esseri umani e l’IA". Parlano anche Mario Coppola e Anna Fresa. (Raffaele Accetta/alanews)

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intelligenza artificiale applicata attraverso una macchina il pensiero umano abbiamo realizzato dei pezzi realizzati dalla macchina e quindi la prima volta che questo succede e io sono particolarmente soddisfatta oggi di tutto questo anche per la viva collaborazione che ho trovato in questi personaggi e dall’art director Anna fresa a Mario Capasso Mario Coppola tutti artisti che hanno lavorato in un senso di comunione con il Sono veramente felice oggi installazione multimediale Messina noi cerchiamo di invitare riusciamo iniziatore della riflessione sottoponendola delle infestanti questioni soprattutto sul tema del rapporto tra intelligenza artificiale macchina mente coscienza perché il punto è proprio questo qui finché avremo ancora la pratica di fare delle domande servono essere al attenzione quando puoi smetteremo di farla però soltanto le risposte del computer presento sei pezzi di design inediti che sono 6 pezzi di uso comune un tavolino da caffè una sedia un tavolo pranzo una lampada pavimento una lampada console di un vaso Ognuno di questi pezzi e il frutto di una ricerca sulla forma la domanda che sta alla base di questo di questo lavoro è lavorare su una forma astratta come quelle diciamo sulle quali lavorano gli architetti designer da ormai 2500 anni c’hai Cosa significa pensare al mondo delle cose dell’uomo in questo caso non degli usi degli oggetti di uso comune come a un mondo di cose che hanno delle forme astratte oggetti utili al umano cioè la sedia per sedersi il tavolino per prendere il tè e quant’altro ma sono l’espressione di tutto ciò che in questo momento è sulla terra Anzi direi addirittura nell’universo e qui è proprio una questione di linguaggio c’è praticamente c’è un cambiamento di linguaggio nei momenti in cui ci si approccia anche proprio all’elemento creativo elemento appunto mi diceva prima lingua