▷ AIUTA L’INFORMAZIONE LIBERA, SOSTIENICI: https://donazioni.radioradio.it/
Noi avevamo, e abbiamo tuttora, uno dei partner di maggioranza, Forza Italia, che invece era fautore degli obblighi. Ecco, lo dico chiaramente, perché altrimenti si cominciano a fare giri di parole: mi sembrava oggettivamente molto strano che proprio il partito delle libertà fosse quello a sostenere gli obblighi. Uno dice: ma com’è possibile che il partito delle libertà diventi improvvisamente il partito degli obblighi? Però teniamo presente che questa cosa del Covid ha evidentemente colpito la mente di tanti. E va bene.
Io non giudico le scelte degli altri, ma sicuramente, all’epoca in cui abbiamo fatto l’accordo di maggioranza, uno dei punti chiave era lo stop all’obbligo vaccinale e all’acquiescenza verso quel tipo di approccio. E almeno in quel caso lì posso dire che quella linea è stata mantenuta. Io, da parte mia, mi ero accontentato – diciamo così – di aver portato a casa quell’obiettivo. Per questo motivo, poi, sulle raccomandazioni non sono più andato a indagare troppo.
So che nel mondo la situazione è andata avanti in modo disomogeneo: ci sono Paesi che raccomandano ancora, altri no. Gli Stati Uniti, ad esempio, erano tra quelli che continuavano a raccomandare.
"C’è un’ossessione sui bambini"
"Per quanto riguarda i bambini – e non solo, anche i dodicenni, tredicenni, quattordicenni, quindicenni – lo si diceva anche allora: statisticamente non correvano alcun rischio. Io ero uno di quelli che lo gridava in Parlamento. Lo dicevo: "Ragazzi, stiamo attenti con i bambini, questa è una cosa assurda". Da una parte non c’è alcun tipo di rischio reale, dall’altra c’è un’incertezza, un ignoto. Perché non possiamo sapere quali effetti avversi potrebbero emergere a lungo termine.
Soprattutto poi su persone che hanno un’aspettativa di vita lunga: tra 70 o 80 anni, quali effetti avranno queste decisioni? Mentre, se il vaccino lo fai a un ottantenne, magari eventuali effetti a medio-lungo termine nemmeno si manifesteranno, purtroppo. È una questione logica.
Faccio un esempio: supponiamo che un bicchiere di grappa faccia bene per una certa patologia. Ma se il bambino non è esposto a quel rischio, che senso ha darglielo comunque, tanto per? E poi vediamo se gli rimane almeno solo un problema al fegato".
Rimpianto #Lorenzin
"Voglio ricordare un episodio. Io intervenivo in Parlamento dicendo: "Signori, ragioniamo: che stiamo facendo con i bambini?". E poi prendeva la parola Siani, deputato del Partito Democratico, che praticamente mi dava dell’assassino. Diceva: "Sono morti due bambini dall’inizio della pandemia". Sì, ma erano bambini malati di leucemia. Avevano patologie gravissime.
Il punto è che il discorso sul rapporto rischio-beneficio è stato ignorato completamente. Ed è antiscientifico ignorarlo, su questo non ci piove. È incredibile.
Mi pare che ci sia chi, con i bambini, abbia davvero un’ossessione. La storia dei vaccini ha dato sfogo a questa passione. E se devo essere sincero, una cosa che ancora mi pesa è non essere riuscito, in Parlamento, a trovare il consenso sufficiente per cancellare la legge Lorenzin, perché quello è l’ultimo vero obbligo che resta per i bambini. E per me è un’assurdità. Siamo gli unici in Europa – insieme alla Francia, e forse una delle repubbliche baltiche, la Lituania – ad avere ancora un obbligo così alto di vaccini per i bambini".
Nel video l’intervista integrale di Stefano Molinari.
▷ ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE YOUTUBE: https://bit.ly/2MeYWI7
▷ ULTERIORI APPROFONDIMENTI SU: https://www.radioradio.it/