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"Pare proprio che in #Spagna abbiano assaggiato cosa vuol dire avere una casa con l’ascensore ma senza scale. Se poi l’ascensore va con le rinnovabili, l’hanno capito ancora meglio…"
Il post del giornalista #BoniCastellane su X raggiunge 100mila persone ma non tutti comprendono la critica.
Il blackout di 10 ore in Spagna è stato tra i più importanti a livello mondiale degli ultimi 30 anni. Si tratta anche di un lasso di tempo che fa capire tante priorità che nel marasma quotidiano poco occupano i nostri pensieri, come l’importanza di avere con sé dei contanti per ogni evenienza. Non per forza quella di un blackout, ma anche.
"Ma tu l’hai mai vista una casa senza scale?" sghignazza qualcuno sotto il post. Perfino Luca Bizzarri ribatte con un argomento simile: "Scusi, la mia è una curiosità ingenua: esistono le case con l’ascensore e senza le scale?". Subito l’antitesi diventa popolare. Preoccupantemente, visto che la diagnosi è, oltre una buona dose di superficialità, una certa incapacità nel comprendere una metafora inserita in un testo breve.
Il pensiero astratto sembra però latitare (insieme alla comprensione delle figure retoriche) nell’epoca in cui la trascendenza viene scambiata per stupidità: "Gli chiedi se abiterebbero in una casa senza scale ma con l’ascensore e ti rispondono che tanto non esistono. Hanno praticamente dichiarato di rifiutare il concetto di astrazione per puro istinto gregario. Capite perché a questi non solo gli puoi vendere qualsiasi cosa ma puoi anche iniettarglielo?".
E in effetti la metafora di Boni Castellane si applica piuttosto bene a quanto accaduto in Spagna, tralasciando il fatto che la quantità di persone che ha risposto all’esempio con cenni di urbanistica arriva a numeri inquietanti: "Come si chiama un Paese che al 78% produce energia da solare o eolico? Si chiama casa con ascensore ma senza scale. Ed è un allarme per la democrazia. Se non lo capisci sei un consumatore ideale".
Nel video l’intervento da Stefano Molinari.
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