La testimonianza di una madre: «Vi racconto cosa vuol dire avere una figlia plusdotata»

Li chiamano bambini plusdotati o gifted, sono quei bambini dalle potenzialità geniali ma spesso svogliati e annoiati, con una sensibilità così accentuata da essere definiti «senza pelle». I genitori non sempre si accorgono delle loro doti particolari, le interpretano erroneamente o le scoprono dalla segnalazione di maestre, professori, amici o dai genitori di un altro bambino plusdotato. La diagnosi però emerge solo attraverso una valutazione neuropsichiatrica e test specifici (WISCH-Wechsler Intelligence Scale for Children).

La plusdotazione è una forma di neurodivergenza: il funzionamento del cervello di una persona plusdotata differisce da quello di una persona normodotata. La vita con loro è speciale, ma imprevedibile. Ha provato a spiegarla Gloria Torri, laureata in Filosofia con un master in Marketing, insegnante che ha approfondito gli studi neuroscientifici. Gloria è mamma di Marta, oggi ventenne. Per lei e per le famiglie con figli gifted ha deciso di scrivere un libro che trae origine da un lavoro interiore di studio, analisi e confronto durato dodici anni e dai numerosi incontri a scuola con alunni plusdotati, Le mani di Gloria (OM Edizioni).

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