L’assurda autopunizione europea: a suon di tagli e restrizioni l’UE promette ma fa errori su errori

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Il consiglio dell’#Ecofin sotto la presidenza spagnola ha concluso le consultazioni senza risultati tangibili, confermando la tradizionale inefficienza di questi apparati. Il ministro spagnolo dell’economia, Nadia Calvino, ha annunciato che, nonostante l’incapacità di concordare su tutti i fronti politici, giuridici e tecnici, ci si illude che una soluzione politica miracolosa possa emergere nei prossimi giorni, in linea con la proverbiale efficienza degli organismi europei. Nel frattempo, l’approvazione del #RecoveryPlan di 13 Paesi è stata celebrata come un trionfo.

Con un nuovo #PNRR da 194,4 miliardi che ha fatto miracolosamente aumentare le sovvenzioni a 71,8 miliardi mentre i prestiti rimangono invariati a 122,6 miliardi. Tuttavia, le proposte legislative rimaste in sospeso suggeriscono un’incertezza politica che richiederà ancora, molto probabilmente, un ecofin straordinario. Nel contesto la Francia è stata etichettata come la cattiva dell’Eurogruppo, mentre le conclusioni insistono sarcasticamente sulla necessità di una politica di bilancio ancora una volta restrittiva, ignorando quindi gli impatti economici sulle famiglie e sulle imprese e il rialzo dei tassi di interesse.

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