Il ministro Matteo Salvini (Trasporti e infrastrutture) è in aula per essere ascoltato al processo nei confronti dello scrittore Roberto Saviano, accusato di diffamazione per averlo definito «ministro della malavita» nel 2018.
Completo blu, cravatta in tinta entra nell’aula del Tribunale di Roma alle 13.15 assistito dall’avvocato Mattia Celva. Durante la stretta di mano rituale fra l’imputato e la parte civile Saviano ha detto al ministro: «Vergognati».
«È mia intenzione andare avanti con la querela – premette Salvini davanti al pm Sergio Colaiocco – mi sono riletto i post e oggi come allora sono rimasto stupito. Ero ministro da una ventina di giorni all’Interno. 12 giugno più 21-22 giugno 2018 le date dei post. Saviano è noto e con ampio seguito mediatico e social, quindi quei post erano seguiti da milioni di persone. Non passarono inosservati».
