Le divinità indiane delle Epidemie

Tra il II e il VI secolo, una serie di pandemie destabilizzò l’impero romano. La prima fu la peste Antonina, tra il 165-180 d.C., e la seconda fu la peste di Giustiniano, tra il 541-542 d.C. La prima epidemia uccise circa cinque milioni di persone in Europa e in Asia, mentre la seconda fu ancora più mortale, uccidendo quasi 50 milioni di persone. Gli storici hanno concluso che il primo focolaio sarebbe stato il vaiolo o il morbillo, mentre il secondo era probabilmente una peste bubbonica. Ciò che è chiaro è che queste pandemie contribuirono al declino e alla decimazione dell’impero romano.
Quindi cosa hanno a che fare queste pandemie con l’India? Lo scoppio della peste Antonina coincise con le prime raffigurazioni artistiche della prima dea "epidemica" dell’Asia meridionale, Hariti. Questo demonio trasformato in yakshi-protettore dal buddismo fu una figura ben nota intorno al volgere dell’era cristiana. La Madre dei Demoni, come era chiamata nel Mūlasarvāstivāda Vinaya, Hariti e la sua discendenza demoniaca erano noti per aver rubato e mangiato bambini appena nati.

In questo video vedremo come il mondo induista e buddhista abbia dato la sua devozione a diverse divinità che nei secoli, e millenni, si è creduto potessero curare e proteggere da determinate malattie.

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