L’ennesima assurdità di Bergoglio: anche l’ultima profezia di Ratzinger è destinata ad avverarsi

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È tornato a manifestarsi appieno il post cristianesimo relativista di Bergoglio, colui il quale dovrebbe idealmente essere il Pontefice della #Chiesa di Roma e che invece svolge sic et simpliciter il ruolo di traghettatore della cristianità verso l’abisso senza fondo della dittatura, del relativismo e della civiltà tecno-nichilista.
Ebbene, l’ultima sortita di #Bergoglio merita davvero di essere commentata causticamente e con piglio critico. Dice Bergoglio che le omelie sono un disastro allo stato attuale, dacché non devono essere lunghe, devono essere omelie rapide, fruibili. Insomma un omelia smart. Questa è l’essenza della #neochiesa liquida e post-cristiana di Bergoglio, che ancora una volta non fa altro che ammodernare il cristianesimo per ciò stesso disintegrandolo.

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Se il cristianesimo è la Parola di #Dio allora il compito del cristiano, e a maggior ragione del Papa, è quello di conservare la Parola di Dio, di consegnarla alle generazioni future e di testimoniare con la propria vita, con le proprie credenze, con la propria azione in nome di quella parola. Insomma, l’idea del tutto bislacca secondo cui bisogna ammodernare il #cristianesimo per portarlo all’altezza dei tempi non ammoderna il cristianesimo, semplicemente lo disintegra e peraltro non avvicina nemmeno i non cristiani al cristianesimo, semplicemente allontana gli ancora cristiani verso le ragioni del mundus.