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Liliana Segre ricorda il marito internato: “Fu amore, fu vita, fu casa”

Liliana Segre ricorda il marito internato: "Fu amore, fu vita, fu casa"

"Sono una donna di pace, ma quando vedo Gaza e l’Ucraina mi chiedo se è stato tutto vano"

Cronaca (Milano ). "Tra me e mio marito c’erano dieci anni di differenza. Lui era un ex internato, aveva sofferto la fame e il freddo nei lager. Mi amò per quella che ero, con i miei vuoti. Fu amore, fu vita, fu casa. Ma oggi, da bisnonna, vedendo le guerre, mi sento inutile. Penso ai bambini di tutte le etnie, religioni e colori costretti a diventare soldati. Ho una ripulsa assoluta verso chi manda altri a combattere invece di sedersi a un tavolo di pace. Io che ho tentato di trasmettere altro, sento che è stato tutto vano. Quando apro la televisione e vedo Gaza, vedo l’Ucraina. E allora vi saluto". Così la senatrice a vita Liliana Segre ricordando il marito Alfredo Lelli Paci, ex internato, alla cerimonia di consegna della tessera onoraria dell’Anei, l’associazione nazionale ex internati nei lager nazisti. (Sebastiana Risso/alanews)

Trascrizione generata automaticamente

10 anni l’ho conosciuto non ancora però è entrato dal primo momento visto che la mamma è il mio numero era quello quindi noi mediato il giro di pochissimi vivremo insieme sono 17 anni che mi ha lasciato questo è un ragazzo di tutto quello che era nelle nostre vite precedenti ma tutte e due della impossibilità di parlare con la gente eravamo eravamo a dimenticare reciproco cosa per me stessi per cui qualcuno è impossibile così possibile che ogni volta che mi stupisco di me e con qualcun altro si è capito che era possibile parlare magari non avrei pagato neanche come una vita i genitori si sbaglia sempre si sbaglia canto e io sicuramente ho sbagliato sempre sbagliato a pranzo dalla differenza di base proprio tra me e mio marito se dovevamo incollare rimaneva così E lui tornando dalla prigionia Dov’è lasciato e divise che portavano i soldati e gli ufficiali invece aveva fatto due anni campo di concentramento quindi non aveva aderito ai richiami che non venivano Fatti una volta Intanto tornerei a Milano dove abitavo la casa era occupata da altri parenti che ritroverai che mancavano quelli a cui tenevo di più e che bruciati la colpa non è solo fatto qualche cosa da parte tua tutta la vita il marito cessionario e mia madre quella che ero con tutti i miei difetti con tutte le mancanze della mia vita ed è così tanto presente sempre questo è amore sono stata adesso soffro normalmente a vedere per i bambini di tutte le religioni a Roma la settimana scorsa invece di Paolo e decidere per la pace nel mondo manda uomini di tutte le categorie Per la violenza che c’è spaventosa scelta o non scelta di oggi e io che sono una donna di pace mi sento Mi sento inutile tutto quello che ho è la mia età così così difficile 100 è dentro l’Ucraina ti saluto

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