Luciana Ronchi uccisa da ex marito: 40 anni insieme, il lavoro, l’odio di lui per il nuovo compagno

«Forse Luigi non sopportava di vederla felice». Perché Luciana Ronchi, 62 anni, dopo la fine della relazione con «Gino» Morcaldi, «era rinata, sempre gioiosa», giura chi la incrociava in quartiere. Anche dopo essersi lasciata alle spalle quasi quarant’anni passati assieme. E anzi, forse proprio per questo. Perché gli ultimi anni erano stati difficili, terribili. Liti continue: grida, accuse, insulti. A volte — ha ammesso l’ex, che ora dovrà rispondere dell’accusa di omicidio aggravato — anche spintoni e schiaffi.

I due s’erano lasciati ormai da tempo, nel 2022. Dopo una vita. S’erano conosciuti nel lontano 1978. E convivevano dal 1985. S’erano trasferiti nell’appartamento di via Grassini, là dove è stata accoltellata mortalmente dal 64enne, alla periferia nord della città, una ventina d’anni fa. Casa di cooperativa, di cui la donna era socia. A lungo, con «Gino» la vittima aveva condiviso anche il lavoro. Avevano gestito insieme una birreria. Poi era stato la volta di un bar-pizzeria alla Bovisa, quartiere poco distante da casa. Fino al 2010. Alla chiusura dell’attività. Data che poi (quasi) coincide con l’inizio della crisi del rapporto di coppia e l’inizio delle liti.

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