Medicina, Bernini: "Abbiamo aperto in maniera progressiva, non c’è imbuto specializzazioni"
La ministra dell’Università sui cervelli in fuga: "Non c’è stata cascata dopo definanziamento di Trump"
Politica (Roma). "Se avessimo aperto tutto in una volta avremmo sicuramente alterato la qualità dell’offerta formativa e non è quello che vogliamo, però non vogliamo neanche mantenere un numero chiuso che consideriamo ingiusto e anacronistico. Perché nei numeri che ci danno le associazioni di categoria non sono completi, mancano quelli dei medici che lavorano ad esempio nelle strutture farmaceutiche quindi la nostra idea è quella aumentare progressivamente ogni anno di 4 mila, quest’anno abbiamo aumentato di 7 mila, visto che ci ho messo molti fondi, 50 milini, si consentisse ad altri 3 mila studenti di entrare a partire da quest’anno", lo dichiara Anna Maria Bernini, ministro dell’Università e della Ricerca, a margine dell’assemblea nazionale di Farmindustria, presso l’Auditorium Conciliazione a Roma. "Posti disponibili? Mi auguro ci siano per tutti. Le università più grandi si stanno organizzando, quelle che hanno detto faranno solo l’online si stanno organizzando. L’Università va aperta, non era più possibile che i nostri ragazzi lanciassero una monetina. L’imbuto non c’è più per le specializzazioni ma ci sono dei bandi che vanno a vuoto perché quelle specializzazioni come medicina d’urgenza o anatomia patologica sono poco fruibili. Stiamo lavorando ad un disegno di legge che arriverà in Senato". E sui cervelli in fuga e le azioni messe in campo per attrarli dagli Stati Uniti afferma: "Non sono arrivati in molti in realtà, in Europa in generale, stiamo cercando di attrarre quelli in materie stem, molti ci chiedono di finanziare le ricerche in loco, ma finanziare la ricerca americana anche no. O vengono in Italia e ci mettono in condizioni di usufruire delle loro capacità di ricerca allora si ma se dobbiamo investire fondi italiani in America non è conveniente. Il disinvestimento di Trump non ha aperto una cascata, si ragiona sul fatto che l’Europa con le nuove infrastrutture di ricerca è un interlocutore interessante". (Marco Vesperini/alanews)
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e se avessimo aperto tutti in una volta Avremo sicuramente alterato la qualità dell’offerta formativa e non è quello che vogliamo però non vogliamo neanche mantenerlo numero chiuso che consideriamo Prima di tutto ingiusto e poi anacronistico perché nei numeri che ci danno alcuni associazioni di categoria di quelli che già stanno dentro Vabbè mi dici che stanno dentro non sono ricompresi numeri di farmindustria ad esempio c’è dei medici che lavorano all’interno delle industrie farmaceutiche o in generale fanno altri lavori che non sia la professione nella struttura pubblica Quindi la nostra idea è quella di aumentare progressivamente Agnano di 4000 quest’anno in realtà ho un terreno di 7000 perché ho strappato altri 3000 posti Ovviamente i miei punti di riferimento sono la conferenza stato-regioni e la conferenza dei rettori delle università italiane visto che molti fondi perché abbiamo messo 50 milioni sulla riforma della medicina mi è sembrato giusto chiedere che a fronte degli investimenti strutture didattica Si consentisse a 3000 altri studenti di entrare a partire da quest’anno Io mi auguro di sì Le università sono Quante 40 adesso non ricordo esattamente quelli che hanno mi dice Perché alcuni hanno medicina odontoiatria e anche veterinari altre no Ad esempio La Sapienza Medicina chirurgia odontoiatria veterinaria Diciamo che quello università gli spazi li hanno io stanno dimostrando perché si stanno organizzando a farti alcune che hanno inizialmente detto di voler fare solo on-line ovviamente la scelta e loro mi sembra che stiano cercando nel frattempo soluzioni per fare didattica in presenza perché le aule ci sono i fondi Io li ho messi ho messo 25 milioni l’anno scorso per il primo aumento di posti e sto mettendo 50 milioni sulla L’importante è non fare riforme a costo zero tutto il resto si può fare l’università va aperta non era più possibile chiedere ai nostri ragazzi ai nostri ragazzi di giocarsi la vita con il test lancio del in 100 minuti su domande poco formanti anche solo inutilmente selettive ora si forma si formano i ragazzi e le ragazze all’interno dell’università per tre mesi e poi si fanno esami di profitto che ha dei crediti formativi che possono essere spesi I medici hanno hanno ragione chiunque protective ascoltato in realtà non c’è più imbuto perché io sto continuando ad aggiungere borse di specializzazione che ancora inevase il vero problema è che ci sono alcune specialità che non sono praticate ma non per mancanza di volontà da parte dei medici perché sono molto complicate come medicina d’urgenza anatomia patologica certe chirurgie Quindi quello che