Meloni: “Inaccettabile trattare gli incarichi ancor prima del voto”

Meloni: "Inaccettabile trattare gli incarichi ancor prima del voto"

"Nessun autentico democratico lo può ritenere accettabile"

POLITICA (Roma). "Non mi stupisce che sia emerso prima durante e dopo la campagna elettorale" un certo approccio ma "nessun autentico democratico che creda nella sovranità popolare può in cuor suo ritenere accettabile che in Europa si tentasse di trattare sugli incarichi di vertice ancora prima che si andasse alle urne". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla Camera nelle comunicazioni in vista del Consiglio europeo. (NPK) (Emilio Moretti/alanews)

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personalmente non conosco alternativa alla democrazia e mi batterò sempre Contro chi vorrebbe sublimare in questo caso anche a livello europeo una visione oligarchica tecnocratica della politica e della società non mi stupisce che qualcun altro lo faccia in alcuni casi perché appartiene alle sue basi culturali In altri casi perché è una lettura che consente di tentare di mantenere chiaramente un potere anche da posizione di debolezza non mi subisce neanche in fondo che questo approccio si è messo prima durante e dopo la campagna elettorale Ma è un elemento che non può lasciarci indifferenti soprattutto in un’aula parlamentare perché nessuno autentico Democratico che crede sovranità popolare sancito dall’articolo 1 della Costituzione può in corsivo considerare accettabile che in Europa si tentasse di trattare sugli incarichi di vertice ancor prima che i cittadini si recassero alle urne poi ci si chiede perché i cittadini non considerano importante andare a votare dirò come sempre quello che penso Non mi pare sia emersa finora la volontà di tenere conto di ciò che i cittadini hanno detto nelle urne nel metodo e nel merito relativamente al merito mi sono permessa di far notare che consideravo surreale che nella prima riunione se pure informare del Consiglio Europeo successiva le lezioni alcuni si presentassero direttamente con le proposte di nomi per gli incarichi apicali frutto delle interlocuzioni tra Alcuni partiti senza neanche fingere di voler aprire una discussione su quali fossero le indicazioni arrivate dai cittadini con il voto perché prima di discutere chi debba fare andrebbe discusso Cosa vogliamo fare è solo successivamente andrebbe scelta la persona migliore per concretizzare quella indicazioni e questo mi porta al metodo come se i cittadini non avessero dato un’indicazione diversa in queste ore come in campagna elettorale da più si ha sostenuto che non si debba parlare con alcune forze politiche che in queste Elezioni sono guarda un po’ quelle che hanno visto crescere il loro consenso Allora su questo consentitemi di fare un passo indietro le istituzioni europee in passato non sono mai state pensate in una logica di maggioranza e opposizione sono state pensate come soggetti neutrali capaci di garantire così tutti gli stati membri indipendentemente dal colore politico dei governi degli Stati membri così gli incarichi apicali Presidente del Consiglio della commissione del parlamento più alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza sono stati normalmente affidati Tenendo in considerazione i gruppi con la dimensione maggiore e quindi Tenendo in considerazione il responso elettorale indipendentemente da possibili logiche di maggioranza opposizione perché la logica della maggioranza e dell’opposizione si materializza nel parlamento con maggioranze che tra l’altro cambiano dato sia dossier data la complessità del quadro europeo oggi si sceglie di aprire uno scenario completamente nuovo e la logica del consenso su cui si sono sempre basate gran parte delle decisioni europee viene cavalcata dalla logica dei caminetti nei quali alcuni pretendono di decidere per tutti sia per quelli che sono dalla parte politica Aversa sia per quelli di nazioni con te troppo piccole per essere degne di sedersi ai tavoli che contano una sorta di conventio ad excludendum in salsa europea che a nome del Governo italiano o apertamente contestato è che non intendo condividere